POWER USER
MODULI DI ESPANSIONE FLASH MEMORY
Samples, Keybanks e
Waveforms
Modulo di Espansione
Flash Memory
(schede opzionali
FL512M/FL1024M)
Un
campionamento creato attraverso la funzione Sampling può essere conservato come
Waveform installando nel MOTIF XF il Modulo opzionale di Espansione Flash
Memory FL512M/FL1024M. Un sample che si trova nel Modulo di Espansione Flash
Memory verrà conservato anche allo spegnimento dello strumento e può essere immediatamente
richiamato come Waveform.
Con il Modulo
opzionale di Espansione Flash Memory (FL512M/FL1024M) le Waveforms User ed i
samples possono essere conservati in una memoria non volatile, e questo
significa che essi saranno disponibili anche quando lo strumento viene spento e
successivamente acceso ancora.
Il
Modulo Flash Memory FL512M ha una capacità di 512MB, mentre il Modulo Flash
Memory FL1024M una capacità di 1GB. Si possono installare due moduli (FL1 +
FL2) ottenendo una capacità massima di memoria Flash pari a 2GB. Le funzioni
per gestire la Flash Memory si trovano premendo i pulsanti:
- [UTILITY]
- [F6] FLASH
All’inizio
la scheda verrà definita come “UNFORMATTED” (non inizializzata). Quando viene
installata in un Motif XF una nuova scheda, anche se non contiene alcun dato,
deve essere formattata per quel particolare prodotto Yamaha nella quale verrà
utilizzata (in questo caso Motif XF). Questa operazione impiegherà solo pochi
secondi e consentirà a Motif XF di avere accesso e poter usare la scheda di
memoria Flash.
Una
volta che sono stati caricati dei dati nella memoria Flash, ci sarà una lista
completa di tutte le User Waveforms immagazzinate nella Flash Memory e sarà
possibile vedere la TOTAL SIZE (dimensione complessiva delle User Waveforms) e
la FREE SIZE (dimensione della memoria rimasta libera).
· Wave (Sample data)
Questo
è il materiale audio grezzo immagazzinato nella memoria SDRAM del MOTIF XF a
seguito della funzione Sampling.
· Key Bank
Viene
definito Key Bank l’estensione di note e di velocity al quale il Sample viene
assegnato.
· Waveform (forma d’onda)
Viene
chiamata Waveform il gruppo di Key Banks ai quali i dati di sample vengono
assegnati.
Un
Sample (campionamento) è una serie
di dati audio digitali, creati registrando direttamente un segnale nel MOTIF XF,
come quello di una voce o una chitarra elettrica. Durante tutta la lunghezza
dei Manuali Utente e di Riferimento, i termini “Sample” e “Wave” vengono
talvolta utilizzati in modo intercambiabile, tuttavia bisognerebbe stare
attenti a distinguere tra “Wave” (materiale audio grezzo) e “Waveform” (dati audio utilizzati per
creare una Voice). I samples possono essere introdotti nello strumento
attraverso i seguenti metodi:
- Registrazione di segnale audio nel modo Integrated Sampling (campionamento integrato al sequencer)
- Caricamento di un file .WAV o .AIFF da un supporto magnetico di memorizzazione USB connesso a MOTIF XF in modalità File
- Caricamento di un file .WAV o .AIFF da un disco fisso connesso alla rete Ethernet alla quale MOTIF XF è collegato.
Traduzione: nel linguaggio
Yamaha una WAVEFORM è più che un
segnale audio campionato. Esso comprende anche importanti informazioni di cui
Motif XF fa uso per trattare il materiale audio come un oggetto musicalmente
utile. Queste informazioni importanti comprendono il numero della Waveform, un
gruppo di parametri che determinano dove sulla tastiera verrà posizionato (il
campione) e a quali velocity dovrà rispondere. Molto importante è anche il
punto dal quale la riproduzione audio START (inizia), END (termina) e/o entra
in LOOP. Gli altri parametri della
Waveform comprendono la play direction (direzione di riproduzione), “one shot”
(riproduzione unica), “reverse”
(riproduzione al contrario), “loop” (riproduzione ciclica), Pan position
(posizionamento sul fronte stereofonico) e Coarse/Fine Tuning (intonazione
grezza/fine). L’aspetto da comprendere in una qualsiasi dissertazione a
riguardo della memoria Flash è che una Waveform rappresenta molto di più dei
dati di sample. I dati stessi del sample, lo sappiamo, si mangiano la fetta del
leone della memoria. Dopo tutto, tutti gli altri parametri che definiscono la
Waveform, combinati, occupano solamente una testa di spillo, a confronto
dell’audio effettivo del sample che può essere enorme. Tuttavia senza questi
“altri” parametri proprietari che definiscono, l’audio sarebbe musicalmente
senza significato per il sintetizzatore Motif XF. Dopo tutto Il “sample” o
“wave” può essere riprodotto con il computer alla stregua di materiale audio
grezzo, tuttavia per Motif XF non è ancora un’entità musicalmente utile. Basta
prendere una porzione di audio grezzo, vestirla con un insieme di parametri
Motif XF e si sarà definita una WAVEFORM. Sono i dati di WAVEFORM (parametri +
audio) che vengono trasferiti nei moduli di espansione Flash Memory.
SAMPLE, KEYBANK e
WAVEFORM
I
samples vengono assegnati e memorizzati nel Motif XF in forma di Waveforms.
Prima che si possa veramente registrare un Sample o caricarlo da un supporto di
memorizzazione USB, bisognerà specificare come destinazione un numero di
Waveform. Questa Waveform servirà successivamente da contenitore per il Sample.
Ognuna delle Waveforms può contenere Samples multipli (nel numero massimo di
128). Per assegnare questi Samples ad un differente spazio o contenitore,
bisognerà impostare per ogni Sample il key range (gamma di tasti) ed il
velocity range (gamma di velocity), Con questa impostazione viene riprodotto un
Sample diverso a seconda della nota premuta e della sua velocity. Viene
definito Key Bank il key range (gamma di tasti) ed il velocity range (gamma di
velocity) al quale ogni Sample viene assegnato.
Traduzione
e dettagli: una Waveform in Motif XF può essere costituita da un minimo di uno
ad un massimo di 128 KEYBANKS.
Spieghiamo questo enunciato: si potrebbe creare ad esempio KEYBANK costituito
da una sola Waveform quando si seleziona una traccia nell’Integrated Sequencer
per registrare il canto solista. Si potrebbe assegnare il Sample alla nota ‘C3’
ed usare il tipo di registrazione “sample+nota” e la modalità di trigger
“Measure”, impostare il sequencer ad entrare in registrazione alla misura 9 e
ad uscire dalla registrazione alla misura 33. Quello che in realtà Motif XF fa
è creare una SAMPLE VOICE. La
assegna ad una PART del MIX con il nome di SP001
(Sample Voice 001). Il Sample viene posizionato automaticamente in un KEYBANK
(gamma di note = da C3 a C3, gamma di velocity da 1 a 127) di una nuova WAVEFORM.
Un evento di nota-on viene creato esattamente al punch-in (punto di entrata in
registrazione), avente una lunghezza che dura fino al punto di punch-out (uscita
dalla registrazione). Questo evento di nota-on viene inserito per attivare la
riproduzione (del sample) ad una velocity pari a 100. Questa è una Waveform
avente un KEYBANK singolo, suonerà solamente quando verrà premuta la nota “C3”
e suonerà tanto forte a seconda della velocity dell’evento di nota-on.
Un
altro interessante esempio di un KEYBANK avente una singola Waveform potrebbe
essere un suono percussivo. Di solito un sample di batteria viene assegnato ad
un'unica nota., dopotutto, nella maggioranza dei casi non viene suonato per
tutta l’estensione della tastiera ma innescato da uno strumento avente un solo
tipo di percussione per nota.
Dati di fatto:
- Un KEYBANK viene definito dal suo key range e dalla sua velocity range;
- In una Waveform ci possono essere al massimo 128 KEYBANKS – questo è vero perché in un canale MIDI ci sono 128 note (da C-2 a G8)
- Un tasto può essere premuto con 127 livelli (reali) di velocity diversi (da 1 a 127). (Non c’è suono con velocity pari a 0)
- Solo due samples possono coesistere contemporaneamente nello stesso KEYBANK. Questo accade per soddisfare i requisiti del campionamento stereofonico. Si possono utilizzare un sample monofonico sinistro ed un sample monofonico destro per ricrearne uno stereofonico.
Una
Waveform può essere costituita da KEYBANKS multipli. Mettiamo a confronto il KEYBANK
(di batteria o clip audio) costituito da una singola waveform (forma d’onda)
con la Voice di uno strumento musicale (questo tipo di timbro sarebbe
utilizzato come uno strumento suonabile). Sarebbe composto da campionamenti
multipli dove ogni campione viene assegnato ad una diversa regione della
tastiera. Ad esempio, diciamo che si voglia campionare un vecchio
sintetizzatore analogico e si decida di acquisire 6 campioni audio di questo
strumento lungo tutta la sua estensione. Diciamo, ad esempio che vengano
campionate le note Do0, Do1, Do2, Do3, Do4 e Do5. Si potrebbero poi mappare
questi campioni cosicché coprano una specifica estensione lungo la tastiera. In
questo modo nessun campione sarebbe eccessivamente snaturato nelle sue
componenti (suonando quindi in modo naturale e non artefatto - ndr).
Al
massimo teorico sulla la tastiera MIDI Do-2 a Sol8 (che sono 10 ottave e ½) si possono
avere 128 campioni individuali. Nessuno strumento reale ha quel tipo di estensione
- ad esempio, il pianoforte acustico, che ha la più vasta estensione di tutti
gli strumenti musicali, si estende per 88 tasti, da La-1 a Do7. La tastiera
MIDI teorica dispone di 128 note, sulla tastiera in senso orizzontale da sinistra a destra, e ogni nota potrebbe ospitare un
campione diverso e di essere un KEYBANK separato.
Si
vedrà anche che, in teoria, i 128 campioni possono essere sovrapposti, in
verticale, su un unico tasto in cui ognuno abbia una gamma unica di velocità, 0
– 127. Ovviamente, questi massimi teorici non vengono raggiunti quasi mai, il
99,99% dell’utilizzo si attesterà in zone prossime ai limiti teorici. In altre
parole, probabilmente non si utilizzeranno mai tutti i 128 campioni che possono
costituire un KEYBANK in orizzontale, in cui ne viene assegnato uno per ogni
tasto, né probabilmente li si utilizzeranno tutti sovrapposti in verticale
(scala di velocità) in cui tutti i sono associati ad un’unica nota.
Nell’uso
comune, verrà utilizzata una combinazione delle mappatura orizzontale e verticale.
In
un primo momento, potrà sembrare che più campioni si sovrappongano
verticalmente o orizzontalmente migliore sarà il suono possibile. In realtà,
questo spesso tende a non essere il caso.
Esempio:
La Voice di pianoforte S700 è composta da solo tre WAVEFORMS.
S700HrdSt – S700 Hard Strike Stereo
S700MedSt – S700 Medium Strike Stereo
S700SftSt – S700 Soft Strike
Stereo
Ognuna di queste tre WAVEFORMS è composta da 90 campioni singoli, ognuno
dei quali copre l’estensione degli 88 tasti del pianoforte da La-1 a Do7. Per
ognuno è presente il campione sinistro e destro. Mentre la Voice di pianoforte S700 è solo 3
forme d'onda, in realtà
è costituita da 270 campioni individuali!
TUTTO SUL CARICAMENTO
e SALVATAGGIO
Quando
si caricano i file, è importante sapere che cosa si trova nel file e dove si
vuol posizionarlo. Non si consiglia di caricare o salvare senza aver idea di
quello che si sta facendo. Posso fare questa analogia - e forse sarà di aiuto.
Recentemente sono stato ad aiutare qualcuno che doveva imparare ad usare il
computer. Stava scaricando qualcosa da internet e non prestava alcuna
attenzione a dove il computer, per impostazione predefinita, lo stesse salvando.
(Mai trovato qualcuno in quella situazione con l'uso del computer?) - Ha appena
scelto una qualsiasi opzione che si è presentata, senza leggerla, e cliccato su
"OK" ... Ora non sa “dove” è andato. Non è il caso di essere al suo
posto!
ALL (.X3A) – un file di dati
ALL salva tutto il contenuto della memoria di Motif XF esttamente nello stato
in cui si trova. ALL significa tutto,
in questo caso ciò che è contenuto nella SDRAM volatile verrà salvato come
“USR”, ciò che è contenuto nella scheda FL1 verrà salvato come “FL1”, ciò che è
contenuto nella scheda FL2 verrà salvato come “FL2”, a meno che non si decida
di non salvare quel tipo di dati.
Quando
si seleziona SAVE TYPE = ALL verranno date due opzioni per ogni
scheda FL
SAVE
FL1 "with sample" o
"without sample" (“con i campioni" o "senza campioni")
SAVE
FL2 "with sample" o
"without sample" (“con i campioni" o "senza campioni")
Non
esiste alcuna opzione per l'USR (SDRAM) dal momento che i dati del campione
vengono sempre salvati...
Ecco
perché: la SDRAM al massimo sarà solo di 128MB, mentre il contenuto della FL1 e
FL2 potrebbe essere molto più grande, a seconda delle dimensioni delle schede
Flash RAM installate negli slot. Inoltre ci vuole un po’ più tempo per
installare i dati sulle schede Flash di quello necessario per caricare i dati
nella RAM (fino a 4 – 6 volte maggiore).
Ora, perché si
dovrebbe usare l’opzione SAVE FL1/FL2 "with sample" o "without
sample"?
Perché
gli utenti intelligenti delle schede Flash utilizzeranno le schede Flash come un
alloggiamento per i dati che si desiderano conservare in modo permanente – una
volta che è stata caricata la scheda FLASH con i propri dati, non è necessario
salvare l'intero contenuto ogni volta che viene apportata una piccola modifica.
Diciamo che sulla scheda FL1 sono stati salvati 500 MB dei propri dati
preferiti in assoluto. Essi rimarranno lì per tutto il tempo desiderato (bisognerà
eliminarli – DELETE – o formattare – FORMAT – la scheda per sbarazzarsene – non
è possibile sovrascriverla, nemmeno per errore, neanche di proposito). Se si
sta mettendo a punto una frase di batteria nel PATTERN 23, e si desidera
aggiornare il file .ALL. Si è veramente sicuri di voler attendere che venga
completata la scrittura dei 500MB sul file?
È
una domanda retorica... certo che no. Le Waveforms (forme d'onda) ed i Samples
(campioni) sulla scheda FL1 non sono diversi solo perché si sono modificate un
paio di note in una frase di batteria del PATTERN 23!
In
questo modo si possono salvare i files di tipo .ALL “without sample”. I Samples
(campioni) risiedono nella memoria non volatile.
Ricaricare
questo file caricherà semplicemente (in modo molto rapido) in qualsiasi momento
lo si desideri ripristinare. A questo file verrà data una designazione
specifica, la quale informerà che è un file di dati .ALL, ma che non ci sono
campioni nella scheda FL1. Conterrà solo i "puntatori" delle
Waveforms (forme d'onda) in modo che ogni voce e ogni Sample Voice sappia dove
trovare i dati audio (sulla scheda FL1). Ma sarà salvato senza i campioni veri
e propri.
Se
viene scelta l’opzione “FL1 without sample” oppure “FL2 without sample”, vengono
salvati solo i dati delle Waveform e non i Samples (campioni). Tale opzione
serve a memorizzare il contenuto della SDRAM indipendentemente da quello della
Memoria Flash.
Ad
i files che vengono salvati con l’opzione “without sample” viene automaticamente
associato un riferimento per identificare la loro opzione di salvataggio:
- .n1 = FL1 without sample (senza campioni)
- .n2 = FL2 without sample (senza campioni)
- .n3 = FL1+FL2 without sample (senza campioni)
In
basso a destra del display è possibile selezionare il blocco di memoria di
destinazione (USR, FL1 e FL2) per ogni blocco di memoria (USR, FL1 e FL2)
contenuti in un file prima di caricarlo. Se viene selezionato "USR",
i dati dei blocchi di memoria corrispondenti sono caricati nella SDRAM. Se sono
selezionati "FL1" o "FL2", i dati vengono caricati nella
memoria Flash 1 o 2. Se viene selezionata l’opzione "FL1 without sample"
o "FL2 without sample", le corrispondenti forme d'onda utente verranno
caricate nella rispettiva memoria flash senza i loro campioni.
Inoltre
per le schede
FL1 e FL2 è presente una LOAD OPTION (opzione di caricamento) che è "NONE"
- questa è molto utile quando si desidera semplicemente caricare le Voices ma non
le Waveforms (forme d'onda), né i Samples (campioni).
Si
prega di tenere in considerazione che sono proprio i Samples (campioni, cioè
l’audio stesso) ad essere potenzialmente enormi per dimensione e ci vorrà del tempo
per caricali o ricaricali. Di conseguenza salvare tutto in un file .ALL "without
sample" genererà un file molto più piccolo, ma che “sa” dove cercare e
dove trovare i dati appropriati.
Ora,
quando si carica un file (e per il momento limitiamoci a quelli di tipo .ALL), ci
si accorgerà che è possibile scegliere dove i dati andranno posizionati nel
file. Se non si presta alcuna attenzione a questi obiettivi, è l'equivalente di
effettuare un download dalla rete senza sapere in quale cartella verranno
salvati i dati.
Quando il tipo di LOAD = ALL è possibile inviare i dati dal file
alla SDRAM o alle schede FL nel modo seguente:
Il
contenuto della memoria USR (SDRAM)
può ritornare nella “USR” oppure è possibile reindirizzare i dati ed inviarli
alle schede “FL1” o “FL2”.
- “USR>USR” farà ritornare sulla SDRAM i dati che si trovavano sulla SDRAM da 128MB. Cioè, se quando è stato creato il file c’erano dei dati nella SDRAM, questa opzione di caricamento farà in modo che quei dati vengano riportati nella SDRAM.
- “USR>FL1” prenderà i dati che si trovavano nella SDRAM e li aggiungerà alla scheda FL1. “Aggiungere” è la parola chiave. Sulla scheda FL non verrà sovrascritto alcun data. Mai.
- “USR>FL2” prenderà i dati che si trovavano nella SDRAM e li aggiungerà alla scheda FL2. “Aggiungere” è ancora la parola chiave.
Con la FL1 sono possibili sei
opzioni per dove andranno i dati:
- “FL1 > USR” – è possibile inviare i dati che sono stati salvati su FL1 a SDRAM.
- “FL1 > FL1” – è possibile inviare di nuovo i dati che sono stati salvati nella FL1 alla FL1.
- “FL1 > FL1 without sample” – per la scheda FL1 si possono inviare i puntatori che dicono alle Voices quale campione utilizzare e come.
- “FL1 > FL2” – è possibile inviare di nuovo i dati che sono stati salvati nella FL1 alla FL2.
- “FL1 > FL2 without sample” – per la scheda FL2 si possono inviare i puntatori che dicono alle Voices quale campione utilizzare e come.
- “FL1 > None” – è possibile caricare questo file .ALL senza aggiungere nuovi puntatori per le Waveforms e senza aggiungere nuovi campioni.
- “FL2> USR” – è possibile inviare i dati che sono stati salvati su FL1 a SDRAM.
- “FL2 > FL1” – è possibile reinviare i dati che sono stati salvati dalla FL2 su FL1.
- “FL2 > FL1 without sample” – per la scheda FL1 si possono inviare i puntatori che dicono alle Voices quale campione utilizzare e come.
- “FL2 > FL2” – è possibile inviare di nuovo i dati che sono stati salvati nella FL2 alla FL2.
- “FL2 > FL2 without sample” – per la scheda FL2 si possono inviare i puntatori che dicono alle Voices quale campione utilizzare e come.
- “FL2 > None” – è possibile caricare questo file .ALL senza aggiungere nuovi puntatori per le Waveforms e senza aggiungere nuovi campioni.
Ora,
per il file tipo .ALL queste sono tutte le tipologie di caricamento possibili.
Non bisogna preoccuparsi se al momento alcune di queste opzioni non serviranno.
Si potrebbe, infatti, di certe non averne mai bisogno. Tuttavia è importante
essere in grado di trovare e conoscere quelle che si useranno.
Teoria di
funzionamento
Diciamo che Yamaha abbia
messo gratuitamente a disposizione un paio di centinaia di MB e che questi dati
siano caricati nella FL512M, installata nello slot 1. Una volta fatto, non c'è
bisogno di salvare un file con tutti i dati. È sufficiente salvare un file tipo
.ALL con tutti i dati ma "without sample”. Ciò creerà un file tipo .ALL molto,
molto più piccolo, contenente solo le Voices, le Song, i Pattern, il contenuto
della SDRAM, i Master, le Performance e le impostazioni del modo Utility -
tutto, eccetto i campioni che sono ora residenti (scritti) sulla scheda FL1. Il
file avrà la seguente denominazione:
.n1.X3A
Se
si desidera caricare i propri dati si dovrà scegliere il tipo di LOAD
(caricamento) = ALL con le opzioni di caricamento impostate come segue:
- USR > USR
- FL1 > None
- FL2 > None
Questa
operazione riporterà qualsiasi campione acquisito tramite il campionatore
integrato nella SDRAM, non duplicherà né le Waveform né i Samples sulla scheda
FL. Non ce n’è alcun bisogno, i dati sulla scheda sono non volatili e questa contiene
ancora i dati installati.
Informazioni
importanti sulla memoria Flash
- Ogni scheda FLASH ha un massimo teorico di 2048 Waveforms (che sia la FL512M o la FL1024M)
- Ogni scheda FLASH ha un massimo teorico di 8192 Samples individuali (che sia la FL512M o la FL1024M)
Entrambe
queste statistiche si basano sul concetto di “quello che viene prima”. La
memoria si esaurirà quando la dimensione della scheda viene superata o il
numero di posizioni viene superato, quello che viene prima.
IMPORTANTE Correzione
al manuale utente:
Il
manuale afferma che effettuando un FACTORY SET si cancelleranno le schede FLASH,
questo non è vero. Una volta
che i dati sono installati sul modulo di espansione di memoria Flash ci sono
solo due modi per eliminarli: cancellarli con la funzione DELETE oppure
formattare la scheda.
- Premere [UTILITY]
- Premere [F6] FLASH
- [SF1] DELETE ONE (cancella un campione)
- [SF2] DELETE ALL (cancella tutti i campioni)
- [SF3] FORMAT (formatta)
Phil Clendeninn
Senior Product Specialist
Product Support Group
Technology Products
Pro Audio and Combo Division
©Yamaha Corporation of America
Traduzione © 2012 a cura di wavesequence
email: digitalperformer7@gmail.com
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