Come usare questo documento:
Questo è un tutorial e si presume che vengano premuti i pulsanti mano a mano che si procede nella lettura. Seguendo gli esempi, si avrà una panoramica di come funzionano i controller e come possono essere assegnati a proprio vantaggio. In una breve guida non sarebbe stato possibile parlare di tutte le possibilità, ma questa dovrebbe essere sufficiente. Dopo aver letto questo articolo sentirsi liberi di sperimentare con altre assegnazioni.
Background (versione 1.05.6)
Procurarsi il fascicolo DATA LIST per Motif XS/XF e fare riferimento alla CONTROL LIST a page 51: “CONTROL SET DESTINATIONS” e “LFO BOX DESTINATIONS”. Si vorrà fare riferimento anche alla EFFECT PARAMETER LIST (pagg. 35-42).
Assegnare i Controllers in modo Voice
All’interno dell’architettura di ogni Voice AWM (basata su sample) c’è un insieme di configurazioni di 6 controller assegnabili, chiamati Control Set. È possibile programmare come i controller fisici verranno assegnati per modificare una parte specifica del suono. I controller fisici assegnabili sono:
RB – Ribbon Controller
FC1 – Foot Controller 1 (pedale opzionale FC7)
FC2 – Foot Controller 2 (pedale opzionale FC7)
FS – Foot Switch (pedale opzionale FC4/FC5)
AF1 – pulsante Assignable Function (funzione assegnabile – ndt)
AF2 – pulsante Assignable Function (funzione assegnabile – ndt)
MW – Modulation wheel
PB – Pitch bend wheel
AT – Aftertouch
Assign 1 – Knob 7 (fila Tone 1)
Assign 2 – Knob 8 (fila Tone 1)
BC – Breath Controller
Nota: Sebbene Motif XS/XF non accetti fisicamente un BC3, lo strumento è comunque in grado di rispondere e inviare questo numero di controller. Ne parleremo più avanti in questo articolo ...
Che cosa dire del pedale di Sustain, delle funzioni di mezzo pedale e della risonanza degli smorzatori? Saranno argomento di un articolo a parte.
Certe assegnazioni di Control Set sono comuni a tutti gli elementi ed altre possono essere specifiche di un particolare Elemento del suono. Ci sono 6 Control Set, ogni uno consente all’utente di scegliere controller fisico ed assegnarlo ad un parametro destinazione (destinazione = il parametro obiettivo da modificare). Con questo sistema è possibile assegnare più di un controller alla stessa destinazione facendo uso di più di un CONTROL SET. Ed è anche possibile avere una singola destinazione sotto controllo di più di un controller fisico. Inoltre può essere programmato il grado di depth (profondità) di controllo di ogni controller fisico. Infatti il parametro Depth è molto importante – perché senza una quantità di tale parametro l’assegnazione non ha senso. Bisogna considerare l'impostazione del Depth come un parametro che controlla di quanto verrà mosso il controller per ottenere il risultato desiderato. Questa è un’azione collegata all'esecuzione e dovrebbe essere regolata a seconda del proprio stile e gusto personale (è giusto avere una propria idea quando si regola questo parametro).
Per le configurazioni dei Controller si possono vedere ed impostare i parametri nel Motif XS*XF stesso oppure tramite l’Editor su computer. Per raggiungere la pagina dei Controller Set dalla modalità VOICE:
· Premere [EDIT]
· Premere [COMMON EDIT], se non è già stato selezionato
· Premere [F4] CTRL Set
· Ci sono 6 set (insiemi)
· Impostare la SOURCE/DESTINATION: selezionare un controller Source (origine) ed assegnarlo ad un parametro obiettivo Destination (destinazione). Per vedere le opzioni disponibili si può usare [F6] LIST.
· Destinazione Element o Common: gli Element Switches (interruttori degli Element) attivano il controllo per ogni Element. Se la destinazione è ‘common’ (comune) a tutti gli Element, ogni singolo Element verrà contrassegnato da un segno grigio di spunta. Tali segni significano che gli Element non sono accessibili singolarmente. In questo caso perché tutti gli Element verranno trattati assieme. Alcune tipiche destinazioni del parametro Common sono il Volume, Reverb Send o Chorus Send (mandata del reverbero o del chorus). Se la destinazione può essere assegnata ad un Element specifico (o Element specifici) verrà visualizzato il nome del parametro di destinazione come “E-level” = Element level (livello dell’Element – ndt), “E-pan”, etc. Si può secegliere quali Element dovranno rispondere a queste impostazioni di controllo. Un’impostazione di un Element Switch che abbia un segno di spunta rosso, rappresenta un’impostazione nella quale l’Element verrà interessato dalla modifica, e gli altri no. (vedere più in alto esempi di assegnazione).
· Controllo in tempo reale sugli Insertion Effects: Altre possibili destinazioni comprendono il controllo in tempo reale sui potenti DUAL INSERTION EFFECTS (doppi effetti insert – ndt) che si possono applicare ad una VOICE. Consultare la Effect Parameter List (lista dei parametri degli effetti – ndt) (pagina 35 - 42) per avere un’idea delle potenzialità. Quando si decide di usare una destinazione di controllo, se un parametro dell’effetto può essere controllato in tempo reale, si vedrà apparire un’abbreviazione del nome del parametro nel Control Set. Se non lo è, il parametro verrà contrassegnato da un numero, come “insB-prm10”. Ad esempio, richiamare il timbro di Organo “Or:16+8+5&1/3”. Questa Voice usa per l’INSERTION B l’algoritmo del Rotary Speaker (altoparlante rotante – ndt) Si troveranno i dati su questo effetto in alto a destra della pagina 38 dell’ opuscolo DATA LIST. Passare al suo Control Set;
· Premere [EDIT]
· Premere [COMMON EDIT], se necessario
· Premere [F4] CTRL SET
Questa Voice ha la destinazione impostata su “insB:SpdCtrl” che si traduce in “Insertion Effect B:Speed Control” (Insertion Effect B:Controllo di Velocità – ndt). Ha due velocità (come un Leslie) Slow e Fast (lenta e veloce – ndt). Questo Control Set usa la Mod Wheel per passare dalla velocità lenta a quella veloce. È uno switch (interruttore – ndt) da non confondere con il tempo di transizione (l’accelerazione o la lenta decelerazione nella velocità – ndt) – che viene controllata dai parametri all’interno dell’algoritmo dell’Effetto. Lo switch seleziona o SLOW o FAST – come avviene la transizione è estremamente programmabile all’interno dell’Effetto.
La maggior parte dei parametri dell’algoritmo di Rotary Speaker sono assegnabili per il controllo in tempo reale. Nel processore ci sono 16 possibili parametri. La Speed Control (controllo di velocità – ndt) viene elencata come Parameter Number 16. I MIDI Parameter Number 10 e Number 15 (Parametri MIDI n°10 e n°15 – ndt) non sono disponibili per l’assegnazione del controllo in tempo reale. Se si prova a selezionarli si vedranno “insB–prm10” and “insB–prm15” al posto dell’abbreviazione del parametro – e questo significa che non sono disponibili Il MIDI Parameter Number 10 (solitamente è il bilanciamento Wet/Dry – bilanciamento segnale effettato/non effettato – ndt) non è del tutto disponibile a causa della possibilità di cancellazione di fase – non viene nemmeno elencato. Dopo tutto, in una situazione reale, o il segnale passa tutto attraverso l’altoparlante oppure non ne passa affatto. In questo caso non è semplicemente un parametro che si dovrebbe regolare con la logica; ed il Number 15 “Microphone L-R angle” è l’angolo del modello di microfono stereofonico all’interno della cassa Leslie… semplicemente un parametro che non si dovrebbe modificare in tempo reale. L’angolo del microfono è un parametro “regola e dimentica” I parametri che sono non disponibili solitamente non hanno un uso musicale o pratico. Se si desidera vedere ed regolare questo effetto premere [F6]:EFFECT/ [SF3]:INSB.
· Qui la regolazione deve essere fatta con cura ed un certo ragionamento. L’escursione dei valori qui va –64 ~ 0 ~ +63. Come il Motif XS/XF risponde ad un’impostazione dipenderà da quale parametro e quale controller sono stati selezionati. (vedere in seguito alcuni esempi di assegnazioni). Una regolazione del Depth a 0 annulla tutte le altre impostazioni nel Controller Set (e le rende senza senso). In generale, maggiore è il numero, più aumenta l’estensione del controllo. Impostazioni dei valori negativi invertono la direzione effettiva del controller. In questo caso bisogna applicare la logica.
Studio del Rotary Speaker: dal momento che questa è una domanda ricorrente – faremo una digressione e spiegheremo un po’ di più come funziona il controllo del Rotary Speaker. Diciamo di avere una Voice di organo come “16 + 8 + 5&1/3” nella quale la Modulation Wheel cambia lo Speed Control da SLOW a FAST. Si potrebbe pensare che l’unica cosa da fare sia di assegnare un numero negativo al parametro DEPTH ed adesso la Modulation Wheel cambierà lo Speed Control da FAST a SLOW. Ma non è così che funziona. Come mai? Perché la Wheel giù è SLOW, modificando la DEPTH di un valore negativo non si modifica nulla della velocità stessa. È necessario fare due cose perché impostare la velocità del Rotary Speaker su FAST, poi impostare la MW DEPTH su un valore negativo.
· Premere [F6] EFFECT
· Premere [SF3] INS B
· Impostare la SPEED CONTROL = FAST
· Premere [F4]
· Impostare la MW – insB-SpdCtrl = -64
Adesso quando si muove la Modulation Wheel, la velocità passerà da FAST a SLOW.
Ad un’attenta analisi dell’algoritmo del Rotary Speaker (vedi sotto) si vedranno tutti i parametri che controllano la velocità. C’è un’impostazione per il Rotor (rotore – ndt) quando SLOW è attivo, un’impostazione separata per il Rotor quando FAST è attivo. C’è un Time (tempo) di transizione SLOW-FAST per il Rotor. C’è un’impostazione per lo Horn (tromba – ndt) quando SLOW è attivo, c’è un’impostazione separata per lo Horn quando FAST è attivo. C’è un Time (tempo) di transizione SLOW-FAST per lo Horn.
La Modulation Wheel è solo uno switch (interruttore) per passare da SLOW a FAST ed il tempo di transizione per ogni componente (Rotor e Horn) è programmabile in modo separato.
POLARIZZAZIONE di un parametro ad un CONTROLLER
Esempio di assegnazione: in questo esempio ci occuperemo della regolazione del VOLUME attraverso i controller, di una Voice di MOTIF XS/XF basata su campioni. Può essere difficile, ma questo esempio dovrebbe chiarire come funziona. Questo procedimento consentirà di apprendere come i controller fisici in una Voice sono assegnati alle varie funzioni – questi sono in aggiunta a quelli già assegnati tramite gli 8 knob (manopole – ndt) e le 3 righe di funzioni nell'angolo superiore sinistro del pannello frontale (il [SELECTED PART CONTROL]). Quando viene selezionata ogni Voice potrà accedere in tempo reale a questi 24 parametri, attraverso gli knob dedicati.
Diciamo che si voglia controllare il Volume complessivo della Voice con la Modulation Wheel. Il messaggio MIDI di control change #001 corrisponde alla Modulation Wheel. In un sintetizzatore la Modulation Wheel può essere assegnata per controllare tutti i tipi di parametri, non solo il vibrato. Ma per il nostro esempio vediamo cosa succede quando si tenta di assegnare la Modulation Wheel al controllo del volume generale. Per il nostro esperimento inizializziamo una Voice. In questo modo non ci si portano appresso i valori di un Control Set preprogrammato. Dal modo Voice, premere i seguenti pulsanti:
· [JOB]
· [F1] INIT
· [ENTER]
· [INC/YES] per eseguire
Questa operazione creerà una INIT VOICE contenente al suo interno solo una wave di pianoforte.
· Premere [EDIT]
Selezionare una wave di synth e portarsi fino alla pagina dell’OSCILLATOR WAVE:
· Premere il pulsante Track Select [1] per giungere a livello di editing (modifica – ndt) dell’Element. (notare nell’angolo in alto a destra la ‘E’ invertita e la scritta ‘Edit-ELM1’ sulla riga superiore – a denotare che la Voice è stata modificata ma non ancora memorizzata e si sta modificando l’Element 1).
· Premere [F1] OSCILLATOR
· Selezionare la Wave Category del sample: Wv Wave Number: 0934: Padd
· Adesso in questa Voice, per divertimento, attivare un secondo Element. Premere il pulsante Track Select [2] che rappresenta l’Element 2. Ora è possibile porre l’Element Switch su ON.
· Impostare l’Element 2 sulla waveform #1007 [Wave Category: Wv; UniBass]
· Si possono usare i pulsanti Track Select [1] - [8] per scegliere gli Element. Al momento attuale per scegliere si possono usare i pulsanti Track Select [1] e [2] ed il pulsante dedicato [MUTE] illuminerà un Element quando quest’ultimo è attivo. Premendo [MUTE] si illumineranno tutti i pulsanti [Track Select] degli Element correntemente attivi. Questo permetterà di isolare ogni Element quando si desidera concentrarsi su uno solo di essi alla volta. Fare pratica con questa abilità di base.
· Impostare il CLT SET 1 come segue:
Nell’esempio qui sopra, il parametro Volume è ‘common’ (comune – ndt) a tutti gli Element. È possibile vederlo perché tutti gli Element Switch sono colorati in grigio. Se si dovessero attivare altri Element questi ultimi condividerebbero la stessa impostazione quando si sceglie una destinazione comune. La Modulation Wheel avrà effetto su tutti gli Element. L’impostazione del DEPTH a +63 conferisce al controller la massima efficacia. Provare a muovere la Modulation Wheel...
Hey! Ma non funziona. È per caso rotta? Per niente… Ecco perché non funziona: questo non è il posto dove si regola il volume generale del suono, ma solo dove gli si assegna un controllo. Bisogna andare al parametro del volume generale della Voice e portarlo a zero. Ecco come cambiarlo.
Portarsi alla pagina Common OUTPUT:
· Premere [F1] GENERAL
· Premere [SF2] PLAY MODE
Qui si troverà un parametro per l’OUTPUT LEVEL complessivo della Voice = 127. Impostarlo a 0. Esattamente, 0.
Quando si muove la Modulation Wheel si ha un totale controllo sul volume della Voice. La posizione della Modulation Wheel adesso rappresenta in modo assoluto il volume comune corrente, 0 – 127. Questa procedura viene chiamata ‘biasing’ (polarizzazione – ndt) del parametro (in questo caso, il volume) al controller. In altre parole il parametro guarderà il controller (la Modulation Wheel) per avere le istruzioni del volume.
Prima di proseguire, riportare il Common Volume della Voice a 127.
In modo simile, un’assegnazione del volume può essere fatta a livello di Element. Ciò consentirebbe all’esecutore/programmatore di avere il controllo sulle parti specifiche del suono (Element) che si trovano in una Voice. Nel Control Set invece di associare la Destination = Volume (volume generale comune) come prima, questa volta assegnarla all’Elm-Lvl o Element Level (livello, volume dell’Element – ndt). Quando viene selezionto Elm-Lvl si possono assegnare individualmente quali Element risponderanno a questa impostazione di Depth del Control Set, quando viene mosso il controller fisico.
Ritornare ai Control Set:
· Premere [EDIT]
· Premere [COMMON EDIT], se necessario
· Premere [F4]: CTRL SET
· Selezionare ‘E-level’ come Destination
Impostare solo il livello dell’Element 2 che deve essere controllato tramite Modulation Wheel (Element Switch). Questo lo si può ottenere facendo muovere il cursore fino alla linea Element Switch e deselezionando tutto eccetto l’Element 2.
Il risultato è che solo l’ELEMENT 2 risponderà alla posizione della Modulation Wheel per il suo Volume, tuttavia, in uno scenario simile alll’esempio precedente, si deve impostare il volume dell’Element 2 a zero. Ecco come...
· Premere Track Select [2] per vedere i parametri dell’Element
· Premere [F4] Amplitude
· Premere [SF1]: Level/Pan
· Impostare il Level dell’EL2 a 0
Invece del volume “Totale” della Voice stiamo controllando il Level di quel particolare Element. Quando si imposta a 0 il Level dell’Element 2, viene ‘biased’ (polarizzato – ndt) dalla Modulation Wheel. Questa è una soluzione molto flessibile. È possibile lavorarci sopra, immaginando le proprie configurazioni. Ad esempio, si potrebbe prendere il Control Set 2 e programmarlo per controllare solo l’Element 1 con la stessa Modulation Wheel, ma impostare il DEPTH dell’E-Level su un valore negativo (-64). Ora, quando si sposta in avanti la Modulation Wheel un Element sarà in dissolvenza mentre l'altro Element sarà in assolvenza. Un valore negativo del DEPTH ridurrà l’impostazione del Volume normale.
Si noti che non è stato necessario impostare a 0 l’Element Level per l’Element 1. Questo perché se lo si fosse fatto e fosse stato applicato un valore negativo… sarebbe stato illogico… perché i livelli inferiori a 0 sono ancora impercettibili.
Esperimento. Provare a cambiare il controller con il RB (Ribbon = nastro – ndt). Il Ribbon ha come impostazione predefinita l'invio di messaggi di Control Change #22. Questo viene mostrato tra parentesi come: Ribbon (22).
Ora che è selezionato il controller Ribbon si noterà che quando il Ribbon non viene toccato è attivo solo un Element, ma se si sposta il dito sul lato destro del Ribbon si sente solo l’Element 2. E come si sposta il dito sul lato sinistro del Ribbon si sente solo l’Element 1. Questo accade perché il Ribbon, diversamente dalla Modulation Wheel, è un controller sinistra-centro-destra (maggiori informazioni più avanti). Tuttavia, desideriamo che adesso lo si osservi.
Un'altra importante novità è che, per ogni VOICE, è possibile determinare come si comporta il Ribbon. Cioè se rimane nell'ultima posizione in cui è stato toccato (hold) o se ritorna alla prima condizione (reset).
· Premere [COMMON EDIT]
· Premere [F1] GENERAL
· Premere [SF3] OTHER
Qui è possibile impostare il RIBBON MODE in “reset” o “hold”
Quasi qualsiasi controller può essere utilizzato per questo scopo – in determinate situazioni alcuni hanno più senso di altri
FOOT PEDALS – PEDALI
Lo stesso scenario vale per il controllo del volume con un pedale opzionale Yamaha FC7 collegato all’ingresso (FC2) Foot Control (presa di controllo a pedale – ndt). Il comando a pedale (CC# 004) può essere assegnato per controllare diversi parametri all'interno di una synth Voice. Non deve essere confuso con il Foot Volume (CC# 007), che controllerà sempre il Volume di canale MIDI. C'è sempre un po’ di confusione qui perché entrambi utilizzano lo stesso pedale FC7 – tuttavia, la funzione può essere molto diversa. Una differenza fondamentale è che se si usa CC#007 ogni apparecchio collegato a quel canale MIDI verrà controllato esattamente allo stesso modo. Tuttavia, se si utilizza il controllo a pedale assegnabile CC#004 è possibile scegliere il parametro di destinazione per il comando a pedale e questo interesserà solo il MOTIF XS/XF e solo gli Element del suono di MOTIF XS/XF che si sono stabiliti.
Il controllo a pedale CC#004 può essere assegnato al controllo del volume interno del MOTIF XS/XF in un modo simile a quello fatto per l’esperimento con la Modulation Wheel, Seguire semplicemente gli stessi passi fatti più indietro con la Modulation Wheel per assegnare il Foot Controller (FC04) affinché sia la Source ed impostare il Volume come la Destination. Quando si imposta il Volume a 0 si sarà polarizzato il volume totale al controllo a pedale.
Nota: se il parametro da controllare è stato impostato su un valore diverso da 0, si sta, in effetti, impostando un valore minimo. Nel caso dell’esempio del volume, questo sarebbe il volume minimo quando il controllo era in posizione tallone verso il basso (o Modulation Wheel verso il basso). In alcuni casi si potrebbe voler impostare il minimo ad un valore diverso da zero come condizione memorizzata (in particolare questo è prezioso per i musicisti “live”). L'esempio sopra riportato è utile in una situazione in cui si desidera controllare con un pedale separato il suono interno di MOTIF XS/XF da ciò che viene inviato via MIDI.
Dopo una qualsiasi procedura di modifica alla Voice è necessario STORE (memorizzare – ndt) e quindi SAVE (salvare – ndt) i dati (se sono degni di conservazione). Se si è iniziato a modificare un Preset o una Voice interna, basterà dirigere la procedura di memorizzazione verso una posizione interna desiderata. Premere il tasto [STORE], selezionare una posizione, premere il tasto [ENTER], quindi [YES].
Nota: Alla fine di ogni sessione di modifica è necessario effettuare una copia di backup di tutte le nuove Voice modificate. Salvare i suoni su drive opzionale USB tramite file in formato ALL o ALL-VOICE oppure effettuare il backup attraverso il Voice Editor MOTIF XS/XF.
Quali altre cose possono essere assegnate
Per ribattere a questa domanda bisogna che ci sono risposte che riguardano le Voice/Performance interne e risposte che riguardano la comunicazione esterna tramite le configurazioni di Master Keyboard MIDI. Ma, per prima cosa, cerchiamo di capire come funzionano i controller. Il protocollo MIDI prevede la presenza dei controller fisici standard. Alcuni sono fissati al messaggio di control change che inviano, mentre altri sono assegnabili. Dobbiamo considerare che cosa fanno questi controller per i suoni interni di MOTIF XS/FX e via MIDI cosa fanno all’esterno. Queste due cose possono essere molto diverse, da progetto.
In primo luogo, ecco come funziona con le Voice. I banchi di Voice del Motif XS/XF contengono il meglio del lavoro dei programmatori. Queste sono i suoni fondamentali che si possono suonare. Una Voice può avere in sé fino a otto multi-sampled waveforms (forme d'onda multi-campionate – ndt) completamente indipendenti – Yamaha chiama queste componenti Element. Ogni Element può essere controllato singolarmente da parametri del MOTIF XS/XF come filtri, inviluppi, LFO, ecc. È possibile assegnare i vari controller fisici per controllare aree specifiche all'interno del suono. I controlli fisici disponibili sono:
PB – Pitch Bend wheel (ruota Pitch Bend – ndt)
MW – Modulation wheel (ruota Modulation – ndt)
Assign 1 – Knob 7, Fila 1 (manopola Assign 1 – ndt)
Assign 2 – Knob 8, Fila 1 (manopola Assign 2 – ndt)
AT – Aftertouch
FC1 – Assignable Foot Control (011 Expression) (Pedale Assegnabile CC#011– ndt)
FC2 – Assignable Foot Control (004 Foot Cntrl) (Pedale Assegnabile CC#004– ndt)
FS – Assignable Foot Switch (Interruttore a pedale Assegnabile – ndt)
BC – Breath Controller*
SUS – Sustain
Control Sliders 1 – 8 (Slider di controllo 1 – 8 – ndt)
AF1 – Assignable Function 1 (Funzione Assegnabile 1 – ndt)
AF2 – Assignable Function 2 (Funzione Assegnabile 2 – ndt)
PB (fisso) – la ruota di Pitch Bend invierà sempre informazioni che sono i dati di Pitch Bend (la propria categoria di messaggi MIDI) sia internamente che all’esterno via MIDI. Esattamente come il dato viene interpretato dal generatore sonoro (apparecchio ricevente) è programmabile. Ad esempio, è possibile usare la ruota per qualcos’altro oltre il solo Pitch Bend, programmando che il suono abbia una depth di pitch bend pari a 0 e poi assegnando la ruota di Pitch Bend ad un parametro diverso. Di solito, tuttavia, nelle Voices interne che si basano sui campioni l’escursione del Pitch Bend viene impostata a 2 step su/giu (±2 semitoni che equivalgono ad un tono; vedere più avanti).
L’escursione del Pitch Bend è un parametro COMMON e viene impostato per Voice nella schermata [COMMON EDIT]/[F1] General/[SF2] PLAY MODE:
MW (fissa) – la Modulation Wheel invierà sempre messaggi di control change 001 e questi dati di solito vengono usati per la depth (profondità – ndt) del vibrato sia internamente che esternamente via MIDI. Esattamente come il dato (messaggio di control change 001 – scritto CC001) vengono interpretati dal generatore sonoro (apparecchio ricevente) è programmabile. Ad esempio, è possibile usare la Modulation Wheel per qualcos’altro oltre la profondità del vibrato, programmando che il suono abbia una PMD (pitch modulation depth a 0) e poi assegnandolo ad un altro parametro diverso (PMD è un altro nome del vibrato). Ad esempio la Modulation Wheel consente di controllare bene il mix (tra due layer – ndt). È possibile usarla per far entrare un layer in assolvenza (+ depth/level a 0) mentre un secondo layer è programmato per uscire in dissolvenza ( depth/level a 127). L’assegnazione al vibrato (Pitch Mod) non è automatica. Ogni Voice che usi la Modulation Wheel per il vibrato ce l’ha assegnata nel Control Set.
Nell’immagine soprastante si vede una tipica Voice di synth lead, il PRESET 5:049 (D01) “Mini Soft”. Una Voice a due Element che ha la Modulation Wheel come controllo del depth della E-LFO PMD (Element LFO Pitch Modulation Depth – ndr) – e questa si traduce in Element Low Frequency Oscillator - Pitch Modulation Depth control (Oscillatore a bassa frequenza dell’Element – controllo della profondità del Pitch Modulation – ndt). Depth = +16. Mentre si sposta la Modulation Wheel si aggiungerà vibrato (modulazione del pitch) alla Voice. In alcune voci il programmatore può aver scelto di utilizzare il C-LFO o Common Low Frequency Oscillator. Questo è strettamente una questione di preferenza. Il C-LFO ha diverse opzioni disponibili tramite una speciale ‘matrice’ chiamato “BOX”. Questo ha a che fare con l’individuazione di destinazioni specifiche all’interno della Voice.
AS1 – ASSIGN 1 non ha una messaggio prefissato. Può essere assegnato come dispositivo di controllo interno. È possibile utilizzare Assign 1 per modificare il level dell’Element, la frequenza di taglio/risonanza del filtro, l’effect send (mandata effetto – ndt), etc, etc. (vedere lista delle destinazioni del Control Set). Può essere assegnato in modo indipendente a qualsiasi messaggio di control change, (CC#001 – CC#095), per la trasmissione via MIDI. L'assegnazione predefinita è CC#016 chiamata: “General Purpose control 1” (controllo 1 di scopo generale – ndt). Se si riassegna al CC#002 Breath Control l’assegnazione predefinita del control change (impostazione globale che si trova in UTILITY), ad esempio, si avrà, in effetti, il Breath Controller assegnato ad una manopola.
AS2 – ASSIGN 2 non ha una messaggio prefissato. Può essere assegnato come dispositivo di controllo interno. È possibile utilizzare Assign 2 per modificare il level dell’Element, il filtro, gli effetti, etc., etc. (vedere lista delle destinazioni del Control Set). Può essere assegnato in modo indipendente a qualsiasi messaggio di control change, (CC#001 – CC#095), per la trasmissione via MIDI. L'assegnazione predefinita è CC#017 chiamata: “General Purpose control 2” (controllo 2 di scopo generale – ndt). Se si riassegna al CC#002 Breath Control l’assegnazione predefinita del control change (impostazione globale che si trova in UTILITY), ad esempio, si avrà, in effetti, il Breath Controller assegnato ad una manopola.
AFTEROUCH (fisso) – verrà sempre inviato quando viene esercitata un’ulteriore pressione al tasto. Come questi dati di controller vengono interpretati, se non altro, è in funzione dei parametri della Voice nel generatore sonoro/dispositivo ricevente. Alcuni musicisti utilizzano l’aftertouch per variare PMD (pitch modulation depth - profondità di modulazione del pitch – ndt), vibrato. Ad altri piace per schiarire il suono e lo assegnano al filter cutoff (frequenza di taglio del filtro – ndt). Nella Voice di esempio provare a sostituire la Modulation Wheel con l’Aftertouch.
Un cenno sull’Aftertouch: Il MOTIF XS/XF invia una sorta di Aftertouch chiamato Channel Aftertouch (ChAT). Qualsiasi tasto della tastiera sarà in grado di attivare il messaggio che sarà inviato indipendentemente dalla Zone o indipendentemente da qualsiasi split. La VOICE impostata per ricevere l’AT risponderà – anche se un tasto non assegnato alla sua regione sta generando l’AT. C’è un sensore sotto i tasti che rileva l’ulteriore pressione sui tasti verso il basso. Per definizione l’Aftertouch non viene registrato nel sequencer di Motif XS/XF. (Questa è la condizione di default per molti sequencer hardware e software conosciuti) È necessario rimuovere il filtro o disattivare il filtro prima di provare a registrare di proposito l’Aftertouch. Il motivo è che l’Aftertouch viene così spesso filtrato perché occupa la preziosa memoria del sequencer e può causare problemi di temporizzazione anche quando non viene utilizzato specificamente. I musicisti dalla mano pesante rischiano di riempire le loro tracce con dati superflui.
FOOT CONTROL 1 (FC1) – Un pedale opzionale FC7 inserito nell’ingresso Foot Control 1 è disponibile come controller assegnabile. Dalla modalità VOICE si sceglie quali dati invierà:
· Premere [UTILITY]
· Premere [F3] VOICE
· Premere [SF3] CONTROL
È assegnabile per PERFORMANCE e per programma MIXING. Il default è 011 (expression) che è simile ma non è lo stesso del control 007 (Main Volume - Volume principale – ndt). Molti confondono questi due controller pensando che siano la stessa cosa. Mentre tutti e due controllano ‘quanto forte’, essi hanno funzioni diverse. Per esempio, in una Song si prevede di suonare una Voice di organo B3 sopra ad una sezione ritmica riprodotta dal sequencer. Nel mix il volume dell’organo viene impostato ad un livello di 96 (perché 96 è l’impostazione perfetta del “forte” per non essere mai sovrastati dalla sezione ritmica). Si imposta quanto forte suonerà il suono di organo in una scala da 0 – 127 – relativamente agli altri suoni. Se il pedale FC1 è stato assegnato al control 011 (expression) – nella posizione punta verso il basso (completamente abbassata – ndr) non potrà mai superare ‘96’ l’impostazione del volume principale della Part. Se, d’altra parte, il pedale FC1 è stato assegnato al control 007 (Main volume - volume principale – ndt) il volume verrà impostato dalla posizione assoluta del pedale – con la posizione punta verso il basso il volume viene riportato a 127 – e sarà troppo forte. Expression (CC#011) è il volume relativo al limite consentito dal Level (livello – ndt) delle singole Part. Volume (CC07) è il volume assoluto per il canale MIDI corrente.
FOOT CONTROL 2 (FC2) – Un pedale opzionale FC7 inserito nell’ingresso Foot Control 2 è disponibile come controller assegnabile. Dalla modalità VOICE si sceglie quali dati invierà:
· Premere [UTILITY]
· Premere [F3] VOICE
· Premere [SF3] CONTROL
È assegnabile per PERFORMANCE e per programma MIXING. Per default invia il messaggio di control change 004, ma può essere riassegnato su qualsiasi numero di control change 1 – 95 (impostazione globale che si trova in UTILITY). Come questo dato viene interpretato dal generatore sonoro/apparecchio ricevente è programmabile. Per esempio, su un suono interno è possibile utilizzare il controllo a pedale per pilotare il filter cutoff (frequenza di taglio del filtro – ndt) ed avere un suono esterno impostato in modo tale che interpreti il CC#004 come qualcosa di completamente diverso.
FOOT SWITCH – interruttore a pedale – Usare un pedale opzionale Yamaha FC4 o FC5 (interruttore momentaneo usato come sustain). Può essere assegnato a qualunque numero di CC tra 1 – 100. Quando attivato invierà sempre un control change di valore pari a 127; altrimenti il valore è 0. La natura di questo interruttore lo rende ideale per operazioni di ON/OFF. Questo messaggio può essere utilizzato per trasformare qualcosa da OFF a ON o viceversa. L'assegnazione di default è CC#088 cc un numero non assegnato. Assegnato a cc # 098 o 099 consente di avanzare o tornare indietro tra le Voice o le Performance. Si potrebbe anche usare per avviare/arrestare l'arpeggiatore (cc96 *), avviare/arrestare il sequencer (97).
* L'impostazione predefinita MOTIF XS/XF per Arp Sw – questo può essere molto utile in modalità PERFORMANCE.
Impostato sul CC#066 diventerà un pedale sostenuto. Impostato sul CC#100 si resetterà la trasposizione OCTAVE.
BREATH CONTROL – Sebbene MOTIF XS/XF non abbia un ingresso per Breath Controller (né può usare il BC3 opzionale) è comunque in grado di inviare e ricevere questo messaggio MIDI standard (CC#002). Quindi, una Voice pilotata dal Breath Control e si può inviare questo messaggio da qualsiasi controllo assegnabile. Come questo dato viene interpretato dal generatore di suoni è programmabile. Questa operazione per la modalità Voice viene eseguita nel mode seguente:
· Premere [UTILITY]
· Premere [F3] VOICE
· Premere [SF3] CONTROL
È assegnabile per PERFORMANCE e per programma MIXING.
SUSTAIN (fisso) – invierà sempre un messaggio di control change 064. Questo numero di controllo MIDI è HOLD 1. (Si possono assegnare altri controller ad inviare il CC#064 sustain, ma un pedale momentaneo collegato all’ingresso Sustain invierà sempre sustain). Il Motif XS/XF può usare come pedale di sustain un FC4/FC5 oppure un FC3. Questo deve essere selezionato nel modo UTILITY:
· Premere [UTILITY]
· Premere [F1] GENERAL
· Premere [SF1] PLAY
Il pedale opzionale FC3 conferisce al Motif XS/XF una funzionalità aggiuntiva (Half Dampering – mezzo pedale – ndt) trattato in un altro articolo della serie POWER USER.
CONTROL KNOBS 1 – 8 – Questi possono essere usati per una varietà di funzioni come quelle definite dalla sezione [SELECTED PART CONTROL]. Le opzioni sono le seguenti – le informazioni tra parentesi vengono trasmesse via MIDI:
· Cutoff (CC#071 chiamata anche brightness)
· Resonance (CC#074 chiamata anche harmonic content)
· Amplitude Envelope Generator (ADSR – inviluppo di ampiezza - ndt)
· Attack – Attacco
· Decay – Decadimento
· Sustain – Mantenimento
· Release – Rilascio
· Assign 1 (CC#016)
· Assign 2 (CC#017)
· Equalizer (non inviato)
· Low Gain
· Mid Gain, Frequency, Q
· High Gain
· Pan (CC#010) – Posizionamento sul fronte stereo
· System FX Sends – mandate degli Effetti di Sistema
· Reverb Send (CC#091) – mandata del Riverbero
· Chorus Send (CC#093) – mandata del Chorus
· Arpeggio Play Effects (non inviati) – Effetti di riproduzione dell’arpeggio
· Swing, Quantize value, Quantize Strength, Gate time, Velocity, Octave range, Unit Multiply
· Tempo (tempo change)
I dati inviati tramite MIDI possono essere registrati o in un sequencer interno o in uno esterno.
Quando ci si trova in modalità [MASTER] (Master LED acceso) si seleziona la funzione della “ZONE” per le manopole di comando, come segue:
· Premere [EDIT]
· Premere [COMMON EDIT]
· Premere [F2] OTHER
Questo consente alle manopole di essere programmabili per Zone.
CONTROL SLIDERS 1 – 8 – Sia in modalità Voice che Performance per default controllano i livelli tramite sys-ex (messaggi esclusivi di sistema – ndt). In una configurazione di Master Keyboard ad 8 Zone sono assegnabili per Zone a messaggi di Control Change. In una configurazione di Master Keyboard sono programmabili uno ad uno. – il CS1 controllerà la Zone 1, – il CS2 controllerà la Zone 2 e così via. Ma spetta all’utilizzatore scegliere i parametri controllati da ognuno.
Quando ci si trova in modalità VOICE, gli Slider invieranno messaggi esclusivi di sistema per controllare i livelli degli Element all’interno della Voice. Quando ci si trova in modalità PERFORMANCE, gli Slider controlleranno i livelli della Voice tramite messaggi esclusivi di sistema. Quando ci si trova in modalità SONG o PATTERN i Control Slider inviano CC#007 (volume principale di canale MIDI) e controllano il volume corrispondente della PART. Quando ci si trova in modalità MASTER si può scegliere quale riga delle funzioni è la funzione attiva. Il Control Slider allora si comporterà o secondo le regole della modalità VOICE, o della modalità PERFORMANCE oppure della modalità MIXING. Varranno le regole della modalità associata. Ad esempio TONE 1, TONE 2, ARP FX, REVERB SEND, CHORUS SEND, PAN, o ZONE possono essere selezionati e memorizzati con il programma MASTER. Se viene selezionata ZONE (e lo ZONE SWITCH è posto su ON) gli Slider sono programmabili uno ad uno per ogni configurazione Master.
ASSIGNABLE FUNCTION 1 e 2 – AF1/AF2. Queste funzioni per default sono associate ai CC#086 e CC#087, rispettivamente. Gli [AF1] ed [AF2] sono switch (interruttori – ndt) che possono programmati per essere “momentary” (momentaneo – ndt) oppure “latch” (permanente – ndt. Questo significa che possono essere usati o per tenere premuto l’interruttore per un breve cambio oppure possono tenere qualcosa on/off senza dover continuare a tenere il pulsante. Ad esempio, se si desidera cambiare velocemente da un’articolazione ad un’altra (aggiungere un attacco spiccato a poche note di archi) e poi ritornare all’esecuzione normale, si dovrebbe scegliere l’impostazione “momentary”. Se, tuttavia, si desidera cambiare da un’articolazione ad un’altra si potrebbe decidere di usare l’impostazione “latch”.
PRE 4: 002(A02) Violin Solo 2 AF1 – caratterizzato da AF1 che commuta momentaneamente sullo spiccato, mentre AF2 è impostato su latch, offrendo una selezione alternativa per la parte più bassa della tastiera (da Re2 in giù).
PRE 4:001(A01) Violin Solo 1 – caratterizzato da AF1 che in modo latch dà una sensazione di ensemble, mentre AF2, sempre in modo latch, commuta l’Element di violino senza vibrato. Unendo assieme AF1 + AF2 si ottiene un altro timbro.
Vedere il tutorial “Advanced Application” Power User per ulteriori suggerimenti e trucchi con gli [AF] Assignable Function buttons (tasti funzione assegnabili – ndt).
Riassunto sui Control Set: Ogni voce MOTIF XS/XF dispone di sei configurazioni di controllo in cui ad un controller fisico, chiamato Source (sorgente – ndt), viene assegnato uno specifico parametro controllabile, chiamato Destination (destinazione – ndt) ed un valore di depth (profondità – ndt) che determina la quantità di effetto che il controller avrà. Questo sistema flessibile consentirà all'utente di personalizzare la sensibilità del movimento di ciascun controller. Sensitivity o Depth (sensibilità o profondità) si riferisce a quanto si muove il controller per ottenere un risultato desiderato. Questa impostazione è importante perché si vuole stare bene durante l'esecuzione mentre si opera sul controller.
Le CONTROL SET DESTINATION sono elencate in dettaglio a pagina 51 del libretto Data List in dotazione con il MOTIF XS/XF. Esse comprendono volume della Voice, reverb send, chorus send, ed alcuni parametri dei 64 Insertion Effect (non tutti i parametri degli Insertion Effect sono controllabili in tempo reale), 101 posizioni totali. Possono essere programmati una varietà di parametri comuni ed individuali dell’Element, come filter cutoff, resonance, LFO speed e depth, tuning, key on delay, Pan position, Pitch, Filter and Amplitude envelopes (frequenza di taglio del filtro, risonanza, velocità e profondità dell’LFO, intonazione, key on delay*, posizione panoramica, pitch, filtro ed inviluppi di ampiezza, etc., etc. – ndt)
* ritardo fra il momento in cui si preme un tasto e il momento in cui viene emesso di fatto il suono
Capire come funzionano i Controller e le gamme dei Parametri
Pprendersi del tempo per ragionare… questo è difficile. In precedenza si era parlato di logica –adesso è arrivato il momento. Controller Minimo – Massimo contro i Controller Negativo – Positivo: si consideri la Modulation Wheel contro il Pitch Bend come dispositivo di controllo fisico del Motif XS/XF. Una ha la sua posizione zero al centro, mentre l'altro è a zero nella posizione abbassata. Uno cambia i valori da minimo a massimo, l'altro sopra e sotto un valore 0 centrale. Questi fattori devono essere considerati quando si effettua un’assegnazione di un parametro ad un controller fisico. Pensare a tutti i controller fisici in questi due gruppi:
Controller Minimo – Massimo
· Modulation Wheel
· Foot Controllers: FC1/FC2
· Breath Controller*
· Aftertouch
· Foot Switch/Sus *min. o max. solo
· Foot Switch (FC3) minimo verso massimo
· AF1/AF2: on o off
· Control Sliders CS1 – CS8
Controller Negativo ~ 0 ~ Positivo
· Pitch Bend Wheel (autocentrante)
· Knobs (scatto in centro)
· Ribbon
Ora si ragioni sui parametri e la gamma di valori possibili. Alcuni parametri vanno dal minimo al massimo (come volume ed effect send: 0 – 127), mentre altri si muovono al di sopra e al di sotto di un punto zero centrale (posizione di pan: L – C – R, e frequenza di taglio del filtro: -64 chiuso, 0 normale, +63 aperto).
Questo può rappresentare un problema se, ad esempio, si attribuisce un parametro minimo – massimo, come il Volume comune 0 – 127 ad un controller negativo – positivo come Assign 1.
Ecco cosa succede se, per esempio, si polarizza il controllo del Volume totale alla manopola AS1:
La posizione centrale avrà volume pari a 0, mentre +63, completamente in senso orario, sarà il volume massimo. Per tutte le impostazioni di sotto della posizione centrale, da 0 a -64, verrà inviato il volume minimo, cioè 0. Il controllo apparentemente funziona, ma solo a metà. Non si riesce a sentire ad un volume inferiore a 0. Al contrario, se si assegna un parametro che è negativo – positivo ad un controller che non dispone di una posizione centrale pari a zero (un controller minimo – massimo come la Modulation Wheel), si possono trovare difficoltà nel metterlo nuovamente in posizione neutrale.
Non rappresenta un problema quando si assegna un parametro negativo – positivo, come la posizione di pan, ad un controller negativo – positivo come una manopola del MOTIF XS/XF. In tal caso, i valori negativi corrispondono ad una panoramica a sinistra, valori positivi corrispondono ad una panoramica a destra e la posizione centrale corrisponde al centro.
Conclusione: si consideri quanto detto sopra, quando si seleziona un controller per un parametro specifico.
I Control Slider
Ci sono 8 Control Slider, CS1 – CS8. Abbiamo bisogno di parlare della loro funzione in modalità Voice, Performance, Sequencer e Master Keyboard.
Perché i Control Slider non inviano cc007 in modalità Voice? Gli slider inviano il Level dell’Element (tramite messaggi esclusivi di sistema). In Voice che combinano fino a otto Element (campionati) si dispone di uno slider per ogni Element. Naturalmente, non inviano CC#007 (Main Volume) in modalità Voice – CC#007 è il volume del canale MIDI principale e controllerebbe tutti i componenti assieme. Si potrebbe perdere il controllo individuale. Imposterebbe tutti gli elementi allo stesso volume indipendentemente da quale slider è stato spostato.
Perché i Control Slider non inviano cc007 in modalità Performance? I cursori inviano il Level della Voice (sempre tramite messaggi esclusivo di sistema – che interesseranno solo il MOTIF XS/XF). In una performance che ha fino a 4 Voice, ogni cursore controlla il volume di una delle Voice. Naturalmente, i cursori non inviano CC#007 in modalità Performance – che sarebbe insensato. Anche in questo caso si perderebbe il controllo individuale. Imposterebbe tutte le Voice allo stesso volume, indipendentemente da quale cursore è stato spostato.
Che cosa inviano i Control Slider inviare quando ci si trova in modalità SEQUENCER (SONG o PATTERN)?
Inviano CC#007 che è il volume principale (canale). E lo trasmetteranno sul canale MIDI corrispondente alla traccia impostata per trasmettere. Poiché in modalità MIXING ogni Part è su un canale MIDI separato questo ha perfettamente senso. Se si inserisce più di una Part sullo stesso canale MIDI tutte le Part su quel canale saranno interessate dal cursore.
Che dire dei Control Slider in modalità Master Keyboard? Gli slider sono assegnabili a qualsiasi numero di control change 1 – 95, quando si sta impostando una configurazione a 8 zone. Sta al programmatore decidere ciò che ogni slider invia a ciascuna zona corrispondente. Sta al programmatore decidere il canale MIDI e la destinazione (generatore sonoro interno o MIDI o entrambi) per ogni zona. Il valore predefinito è CC#007 (volume) per ciascuna zona e questo viene inviato via MIDI (se si desidera). I controller possono essere attivati o disattivati per zona. Naturalmente, possono inviare CC#007 in modalità Master, perché ogni Voice può essere su un canale MIDI separato!
Cosa succede quando si desidera controllare le Voices in una Performance, in modo indipendente?
Una Performance è letteralmente, fino a 4 Voice insieme. Se si desidera controllare una Voice in un certo modo ed un’altra in un modo diverso all'interno della stessa Performance, potrebbe essere necessario riprogrammarle individualmente nel modo Voice. Questo è quanto si è appreso in questo articolo – l’assegnazione dei controller in modalità Voice. È ora possibile assegnare i parametri in una Voice e quando si inserisce quella Voice in una Performance verranno applicati tutti i routing dei controller. Questo può essere molto interessante, perché una sola manopola assegnabile nella Performance può fare cose diverse per Voices diverse.
Per esempio, si vuole controllare una Performance composta da tre suoni: PIANO STRING/PAD. Si vuole controllare il suono di strings in modo indipendente con un pedale FOOT CONTROL. Si potrebbe programmare la singola Voice, tuttavia, all’interno di una Performance si ha l’opzione di attivare o disattivare un controller per una singola PART. Sta al programmatore determinare se c’è bisogno di apportare le modifiche alle singole Voice oppure basta attivare o disattivare determinati controller per raggiungere l’obiettivo. In una Performance si può vedere quali controller sono attivi per Part premendo [EDIT]/toccare il pulsante program [1] per selezionare il livello di edit per la PART/ [F6]: RcvSwitch.
Qui si può impostare ogni Part secondo i bisogni. Un segno di spunta significa che il Controller è attivo su questa PART.
Ogni prestazione è generalmente praticamente autonoma quando si tratta delle assegnazioni di controllo. In altre parole il regolatore del nastro, i regolatori del piede, il pedale, BC, Assign1, Assign2, FC1 e FC2 possono essere assegnati diversamente secondo i bisogni per prestazione e per programma di MISCELAZIONE di CANZONE MIXING/PATTERN, mentre nel modo di voce l'assegnazione per questi era globale.
In generale, ogni Performance è piuttosto autonoma, quando si tratta di assegnare i controller. In altre parole il Ribbon Controller, i Foot Controller, i Foot Switch, BC, Assign 1, Assign 2, FC1, e FC2 possono essere assegnati in modo diverso per ogni Performance, e se necessario, per programma SONG MIXING/PATTERN MIXING, mentre in modalità Voice l’assegnazione per questi rimane globale.
Un ultimo consiglio riguardante le assegnazioni dei controller: Vi è una condizione di default per ognuno quando viene richiamata una Voice o una Performance. Questo parametro è influenzato dal parametro “RESET CONTROLLER” che può essere impostato a livello globale in [UTILITY]/[F5]: CONTROL/[SF2]: MIDI. Questo parametro può essere impostato su RESET o HOLD. “Hold” consentirà a ciascuna Voice di ereditare la condizione attuale di un controller. Come lo si può utilizzare? Ad esempio, se si utilizza un Foot Controller (controller a pedale) come livello di volume master, impostare questo parametro su HOLD significa che la successiva configurazione richiamata si adeguerà al volume corrente del pedale. Questo vale per tutti i controller fisici ad eccezione del controller Ribbon che, come detto, è programmabile in base alla Voice.
Buon divertimento!
Phil Clendeninn
Senior Product Specialist
Product Support Group
Pro Audio & Combo Division
©Yamaha Corporation of America
Traduzione © 2013 a cura di wavesequence
email: digitalperformer7@gmail.com
Questo articolo è stato per me veramente molto utile. Ho compreso una serie di aspetti del Motif che ignoravo del tutto.
RispondiEliminaBisogna comprendere i "fondamenti" dell'interfaccia di questo strumento prima di addentrarsi nell'editing avanzato altrimenti si rischia di perdersi e scoraggiarsi di fronte all'enorme quantitá di parametri e funzioni assegnabili.
Grazie Phil per questa guida...estremamente efficace, sintetica ed esposta con metodo e logica.
... magari un ringraziamento a chi ha tradotto l'articolo, non sarebbe sgradito... Altrimenti potevi tranquillamente leggertelo nella versione originale.
RispondiEliminaPer inciso, non seguo più il blog perché è più la fatica che il gusto. Si viene apprezzati di più se le informazioni vengono fatte pagare, invece di metterle a disposizione gratuitamente.
Perdonami wavesequence. Non avevo letto chi aveva tradotto l'articolo. Chiedo umilmente scusa. Ovviamente ti ringrazio per questo prezioso lavoro. Questi articoli per me sono stati veramente utili.
EliminaSpesso accade che la generositá nel condividere le informazioni non venga riconosciuta e apprezzata dalla maggiorparte degli utenti del web. Proprio per il fatto che viviamo in un mondo di "sovrainformazione" che tende a svalutare i contenuti a favore del "tutto e subito".
Io fortunatamente vengo da una generazione ancora abituata a faticare sui libri....ore di ricerca per vagliare, riassumere e ordinare.
Quindi comprendo perfettamente la tua frustrazione. Spero che almeno il mio ringraziamento possa essere di conforto. Sappi che in qualunque momento deciderai di fare un tutorial, dvd, libro a pagamento io sarò il primo ad acquistarlo. Grazie ancora.
Ottima guida e grazie per chi la ha resa disponibile con tanta pazienza e abnegazione :)
RispondiEliminaPerò le scritte bianche su fondo nero sono come pugni nelle retine....
Giovanni FIorini
Tranquillo, come forse (non) hai visto, l'ultimo post che ho pubblicato tratta del blog in fase di chiusura, visto che mi ha procurato nient'altro che seccatori e seccature.
EliminaIn particolare, in Italia, se vuoi riconoscenza non devi fare del bene, gratuitamente, al prossimo.