20 gennaio 2013

Usare un MIXING

Usare una configurazione [MIXING] per avere un accesso veloce a più suoni in “live”.

I programmi MIXING SONG o PATTERN sono ideali per l’accorpamento di più timbri che si desiderano suonare. Ognuna delle 64 locazioni SONG e PATTERN possono contenere al loro interno un “MIXING” – che è la configurazione di tutte le PART di ingresso disponibili (16 Part per le Voices del sintetizzatore interno, più AUDIO: un Ingresso A/D e, se è installata una FW16E, una Part Ingresso firewire). Usando i pulsanti TRACK, per accedere alle PART a cui sono state assegnate le Voice, si può passare facilmente da un suono all’altro e senza interruzioni. SI trasmette dalla tastiera di Motif XF sul canale MIDI della TRACK correntemente selezionata.
Se ci si pensa in anticipo, in un programma MIXING è possibile impostare tutte le VOICE delle quali si ha bisogno di passare da una all’altra. Un programma MIXING consente di inserire più VOICE su canali MIDI separati... Per spostarsi tra i suoni è sufficiente utilizzare i pulsanti numerati di selezione [TRACK] per cambiare i canali di trasmissione. Quindi: organizzare le Voice di cui si ha bisogno per qualsiasi particolare canzone in un programma MIXING – allora si può passare da una all'altra senza interruzioni!

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Background:
C’è una ragione per la quale i sintetizzatori come Motif XS/XF inviano un messaggio di ALL SOUND OFF quando ci si sposta da un programma all’altro. Il sofisticato ed avanzato routing del segnale che si trova all’interno della architettura ad 8 Element di questi sintetizzatori se da un lato è l’ideale per timbriche singole profondamente complesse, dall’altro richiede necessariamente che il suono debba essere fermato quando ci si sposta da un suono complesso ad un altro. Per maggiori dettagli su questo aspetto consigliamo di leggere l'articolo su come i processori di effetti sono assegnati in ciascuna delle diverse modalità.
Ogni Element all’interno di una VOICE è costituito da un multi-sample (multicampione – ndt) ed il suo segnale viene inviato ad uno o all'altro o ad entrambi o a nessuno dei due potenti INSERTION EFFECTS che sono disponibili. Questo significa che una Voice composta da un Piano e SynthPad in layer (sovrapposti – ndt) può avere gli Element costituenti il Piano che vengono inviati ad uno speciale Insert Effect Damper Resonance (simula la risonanza degli smorzatori del pianoforte) mentre gli Element del Pad possono a discrezione venire inviati ad un phaser Dual Modulator.
Questi Insertion Effects incorporano l’ultimo grido della tecnologia a modelli fisici Yamaha (VCM) ed all’interno di questi processori dispongono di un controllo in tempo reale sui parametri della performance. Questo si aggiunge alla complessità di questa particolare Voice ed è questo tipo di routing complesso che è importante per come si sarà in grado di esprimersi con ogni singolo suono di Motif XF
Gli Insertion Effects sono programmati come parte integrante della VOICE, mentre i System ed i Master Effects sono stati pensati più per ricreare l’ambiente “esterno” Ad esempio gli Insertion Effects possono essere il Rotary Speaker per un suono d’organo, oppure un particolare tipo di distorsione per una chitarra.
Questi sono gli Effetti a cui un musicista reale si collegherebbe e che controllerebbe in tempo reale. Mentre i System e Master Effects vengono usati per ricreare l’acustica della stanza (ambiente esterno) nella quale la musica si svolge. Il musicista individuale ha un minore controllo sull’ambiente esterno. Il controllo in tempo reale sulla dimensione della stanza richiederebbe una ruspa per demolire ed una squadra di muratori per ricostruire.
Nella schermata del mixer di Motif XF è possibile vedere rapidamente quale delle otto PART richiamano dalla modalità Voice i loro doppi Insertion Effects. Il segno di spunta rosso sulla riga “Ins FX Sw” indica i processori attivi. Possono apparire in una sola volta on massimo di otto segni rossi di spunta.

Come funziona:
Se quando viene richiamato un timbro i processori d’effetto sono già attivi, allora non ci sarà alcuna interruzione di suono. L’ambiente esterno (effetti SYSTEM e MASTER) sarà condiviso da tutti gli strumenti che si trovano in un programma MIXING… eliminando la necessità di richiamare una diversa configurazione dei suddetti effetti. Questo simulerebbe una situazione reale in cui tutti i musicisti si trovano contemporaneamente nella stessa stanza a suonare. Per posizionare gli strumenti nel panorama stereo, più vicino o più lontano dall'ascoltatore, possono essere utilizzate diverse quantità di SEND disponibili per PART. Quando si richiama un programma MIXING tutti i processori vengono richiamati in una sola volta. Non c’è bisogno di temere il tanto famigerato comando ALL NOTE OFF e quindi non c'è alcuna interruzione nel suono quando, all’interno del programma MIXING, ci si sposta da un suono all’altro.
Quando si richiama un programma SONG MIXING o PATTERN MIXING, vengono richiamate le 16 VOICE assegnate alle 16 PART, otto di queste PART richiamano i loro doppi Insertion Effects, vengono richiamati i System Reverb e Chorus condivisi, anche il Master Effect ed il Master EQ (se utilizzati). Ora è possibile spostarsi liberamente su qualsiasi PART del programma, senza doversi preoccupare che il suono si interrompa.
Questo funziona perché tutti gli effetti System, Effetti Master e Master EQ rimangono intatti, mentre non devono essere riprogrammati gli INSERTION EFFECTS che sono attivi per le PART. L'enorme quantità di potenza di elaborazione del segnale disponibile a bordo è ancora un grande vantaggio. Un gruppo qualsiasi di 8 PART (tra le 16 disponibili – ndt e con l'eccezione della parte opzionale Ingresso FW) può richiamare una configurazione a doppio Insertion Effect, personalizzabile per programma MIXING. Questo significa che si possono avere a portata di mano tonnellate di ottimi effetti VCM. Pur con tutti gli effetti attivi, non si sentirà mai un'interruzione audio quando si passa tra le PART, mentre si è in questo ambiente MIXING completamente programmabile. Si passa tra le PART cambiando il canale MIDI sul quale si sta trasmettendo.
Non c’è davvero niente di male ad avere tutta questa potenza... Bisogna semplicemente pianificare come utilizzarla con intelligenza. Ciò che si vuol fare è costruire un ambiente per il proprio ensemble di strumenti. Se si dovessero suonare più strumenti per un concerto dal vivo li si preparerebbero in anticipo per poi prenderli quando se ne ha bisogno, non li si toglierebbero dalla loro custodia quando si è sul palco, al contrario, li si preparerebbero perché fossero il più facilmente accessibili. Questo è il significato del modo MIXING: ACCESSO RAPIDO a più suoni con un uso ottimale dell’elaborazione da parte di effetti d’avanguardia, questo è quanto riassume in sé tutta la serie Motif.
Basta pensare che le configurazioni SONG MIXING e PATTERN MIXING servano a registrare solo nel sequencer. Le configurazioni MIXING permettono di fare un uso ottimale della potenza di elaborazione unitamente al routing più avanzato mai visto in un sintetizzatore – lo si ottiene richiamando immediatamente tutti i processori (di segnale – ndt) in un programma – poi ci si muove all’interno di quel programma.
Proprio come nel Motif, c’è una grande somiglianza tra una console di missaggio in uno studio di registrazione ed una console di mixaggio in uno scenario di sound reinforcement. Il concetto di Mixer è lo stesso – è quello di riunire assieme tutti gli strumenti musicali, le impostazioni ed i routing. Il MIXING è anche un insieme di strumenti che devono essere richiamati contemporaneamente ma suonati individualmente. È del tutto logico utilizzare questi configurazioni di SONG e PATTERN (MIXING) per mettere assieme più strumenti che si stanno per utilizzare “live” (dal vivo – ndt). Perché usarli per suonare dal vivo:
1)    Mette a disposizione i suoni, gli effetti e tutto il resto esattamente dove è possibile raggiungerli velocemente, facilmente e senza problemi.
2)    È così intelligente, flessibile e potente, perché non di dovrebbe usarlo?

Ecco come farlo:
Andare in modo SONG (o PATTERN)
Premere [MIXING]
Qui è come se si stessero facendo le impostazioni per registrare con il sequencer, scegliere i propri suoni preferiti per associarli alle PART di questa configurazione MIXING.
(Se non si conosce bene ancora l’architettura: una Voice può essere collocata in una PART. Una PART è un insieme di parametri che consentono l'accesso alla VOICE che si sceglie di collocare lì. Le PART sono numerate [1] – [16])
Accendere il LED [TRACK] che si trova proprio a destra dei pulsanti numerati Track Select. Questo attiverà la funzione per la quale premendo un pulsante [1] – [16] verrà cambiato il canale di trasmissione della tastiera – permettendo così di scegliere la PART con la quale si è in comunicazione. Dal momento che tutti gli effetti di elaborazione sono già attivi – in attesa – non avverrà alcuna interruzione del suono precedente. In realtà, si può tenere un suono sia con le dita che con un pedale di sustain fino a quando non si vorrà rilasciarlo, mentre si sta suonando su un altro canale!
Ecco un’applicazione concreta per usare questo sistema dal vivo: diciamo che si abbia bisogno di un pianoforte acustico all’inizio della song, poi di un electric piano (pianoforte elettrico – ndt) per il bridge, successivamente nella parte dell’assolo si voglia stupire con un suono di organo B3 e si voglia aggiungere un sottofondo all’assolo del chitarrista con degli strings (sezione d’archi – ndt) e, per il gran finale, si abbia bisogno di una big brass section (grossa sezione di ottoni – ndt).
Si potrebbe semplicemente creare un programma MIXING che contenga i seguenti suoni:
PART 1 = Piano
PART 2 = Electric piano
PART 3 = Organ
PART 4 = Strings
PART 5 = Brass

Si può semplicemente cambiare il canale di trasmissione della tastiera – con i pulsanti Track Select sul pannello frontale – non ci sarà alcun problema tecnico. Ogni suono nella configurazione MIXING può essere modificato a proprio piacimento per ogni particolare SONG da eseguire. Ci sono 128 programmi MIXING: 64 in modo SONG e 64 nel modo PATTERN. È possibile dare ad ognuno un nome e, se necessario, richiamarli. Ogni composizione “dal vivo” potrebbe usare un diverso programma MIXING.
Ciascuna delle PART sarà in grado di richiamare i loro Dual Insertion Effects dalla modalità VOICE, ma anche bisogna rendersi conto che è possibile, quando necessario, lanciarsi in un EDIT completo su qualsiasi di queste VOICE. E si può farlo senza abbandonare la modalità di SONG o PATTERN MIXING. Sullo schermo MIXING è possibile premere [F6] VCE EDIT, questa è la porta segreta per accedere ad un VOICE EDIT completo per una determinata VOICE assegnata alla PART scelta. Qui si possono anche personalizzare gli INSERTION EFFECTS (se INS SW = ON), o qualsiasi altro aspetto della VOICE.
Richiamare un intero SONG MIXING o un completa configurazione PATTERN MIXING, provocherà piuttosto naturalmente un’interruzione di suono – sono tonnellate di dati ed un sacco di funzioni di controllo individuali – il compromesso (beneficio) è che ogni singolo programma MIXING è estremamente potente... in grado di ospitare 16 suoni differenti su un massimo di 16 canali MIDI diversi (naturalmente è possibile sovrapporre più suoni su un singolo canale MIDI in modo che sia possibile richiamare layer complessi)... Diciamo che si debba suonare con la mano destra pianoforte e archi sovrapposti ed un basso a sinistra... Per ottenerlo basterà semplicemente posizionare questi tre suoni sullo stesso canale MIDI ed utilizzare i parametri NOTE LIMIT del MIXING EDIT.

PART 6 = Piano (CH 6) ‘Sib 2’ e note superiori
PART 7 = new Strings (CH 6) ‘Sib2’ e note superiori
PART 8 = Bass (CH 6) ‘La 2’ e note superiori

Ed è stato usato solo il primo delle 128 configurazioni MIXING.

Usare il programma MIXING per contenere più suoni è il modo intelligente per mettere insieme le vostre VOICE per un rapido accesso – in particolare se si richiede una commutazione senza interruzioni.
Quando si utilizza questo metodo, nel quale si passa tra le PART attivando canali di trasmissione MIDI all'interno di un unico programma, ci sono possibilità impressionanti: il Motif XS/XF possono avere fino a quattro arpeggi simultanei che possono essere attivati. Si può avere una Voice nella PART 1 che risponde ad un pattern di arpeggio – che si può tenere (o con la tecnologia, con la mano sinistra o con un pedale di sustain), poi sul controller si può passare ad un secondo canale MIDI e suonare sull’arpeggio o iniziarne un altro... Se si imposta l'ARP su HOLD, suonerà a tempo indeterminato o fino a quando si preme un interruttore a pedale programmato per fermarlo, ma se lo si sta tenendo manualmente (con la mano o un pedale sustain) continuerà, anche mentre si sta suonando sopra con un altro canale MIDI, finché non si rilascia la nota o il pedale di sustain... è davvero molto cool. Pensare a quante sono le possibilità!
Nell'uso pratico si possono impostare i programmi MIXING in modo che il suono principale KEYBD (di tastiera – ndt) sia nella PART 1, un suono alternativo KEYBD sia nella PART 2... le Voices per SOLO/LEAD siano nella PART 3, le Voices di archi/pad siano nella PART 4, ecc. in modo da avere un layout generale che rimanga costante durante la configurazione... Ogni SONG/PATTERN ha un nome (e, naturalmente, ha un numero) quando viene richiamata la song #43 si sa che il suono principale della tastiera è sul canale 1, e il suono per l’assolo sarà sul canale 3 – diventa un gioco da ragazzi.

Sviluppare un piano… Se non si riesce a pianificare, allora pianificare di fallire.
Suggerimento avanzato: qualsiasi configurazione di SONG o PATTERN MIXING può essere associato ad un programma in modalità MASTER. Ottimo per quando si combinano più suoni interni con un dispositivo MIDI esterno.

Riassunto: le configurazioni MIXING in modo SONG/PATTERN non servono solo per registrare sul sequencer. Sono state pensate per accedere in qualsiasi momento ai suoni di cui si ha bisogno. Muoversi tra 16 suoni senza soluzione di continuità non è solo possibile, ma in queste modalità è stato anche potenziato.


Phil Clendeninn
Senior Product Specialist
Product Support Group
Technology Products
Pro Audio and Combo Division
©Yamaha Corporation of America

Traduzione © 2013 a cura di wavesequence
email: digitalperformer7@gmail.com

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