28 dicembre 2014

MOTIF XF/MOXF Performance Soundset “Hybrid Performer”– Set 1

 

Da questo numero prende inizio un articolo sulle Performances suddiviso in tre parti. In parallelo viene messo a disposizione da Yamaha Europe un file da scaricare gratuitamente per ogni parte di questo workshop.

 

I files gratuiti messi a disposizione di recente contenevano quasi del tutto Voices User e Samples. Da qualche tempo molti utenti, però, hanno espresso il desiderio di avere nuovi contenuti al posto delle Performances e dei Live Mixings. Ed ora Yamaha Europe esaudisce questo desiderio mettendo a disposizione nuovi banchi suoni, dei quali si parlerà in questa sede, con l’aggiunta di ulteriori trucchi e suggerimenti.

 

Sono stati pianificati i seguenti Performance Sets:

 

Hybrid Performer - Set 1

     32 Performances

     Modo Performance

     Programmati da HaPe Henkel e Peter Krischker

 

Hybrid Performer - Set 2

     16 Hybrid Live Performances

     Modo Song Mixing

     Programmati da HaPe Henkel

 

Hybrid Performer - Set 3

     32 Hybrid Live Performances

     Modo Song Mixing

Queste Performances si basano sui titoli da classifica che fanno uso della User Sound Library messa a disposizione alcuni anni fa.

Programmate da Jean Moric Behrends.

 

Come si vede, il primo set contiene Performances “tradizionali” che verranno descritte in questa prima parte dell’articolo.

I set 2 e 3 d’altra parte contengono “Hybrid Live Performances” che sono molto popolari tra i tastieristi che suonano live.

Le Hybrid Live Performances sono dei Mixings al massimo livello e con le più ampie funzionalità. Non contengono solo layer complessi o articolate programmazioni di split, ma anche consentono di passare da un suono all’altro senza interruzione. Molti tastieristi ambiziosi e professionisti preferiscono queste Live Performances speciali alle tradizionali Performances composte da sole quattro Parts diverse.

 

Una Hybrid Live Performance viene creata in modo Song o Pattern Mixing. Diversamente dal modo Performance tradizionale, nel modo Song o Pattern Mixing sono disponibili fino a 16 Parts. In una Hybrid Live Performance si possono creare dei gruppi con canali MIDI diversi di ricezione (Receive Ch.). Così, all’interno di un singolo Mixing si può inserire più di una Performance. Si possono selezionare tramite i pulsanti TRACK SELECT senza che il suono selezionato in precedenza venga bruscamente troncato.

 

Jean Moric Behrends, detto anche “Swagger Jacky” nel suo articolo descriverà in dettaglio la sua modalità di approccio (alla programmazione dei Mixings – ndt). Jean Moric Behrends è considerato l’inventore delle Hybrid Live Performances e ne fa uso nei suoi concerti da circa una decina d’anni. Per la terza parte di questo workshop dalla User Sound Library verrà estratta una selezione delle migliori Hybrid Live Performances.

Per il secondo set Hans-Peter Henkel metterà a disposizione 16 nuove Hybrid Live Performances appositamente create.

 

Ma per prima cosa il tema di oggi sono le Performances “tradizionali”.

 

Cos’è una Performance?

 

In modo Performance, diverse Voices sono miscelate assieme in un layer o vengono distribuite lungo la tastiera in forma di split. È anche possibile combinare nella stessa Performance sia layer che split. Ogni Performance può essere composta al massimo di quattro Part.

Le Performance non sono multitimbriche. Le Part non possono essere assegnate a canali MIDI individuali di ricezione (cioè tutte le Part saranno assegnate allo stesso canale MIDI – ndr).

Nel modo Performance Play, il pusante PROGRAM è attivo per default, così la selezione delle Performances è resa possibile dall’uso dei pulsanti Bank/Group/Number. Un controllo completo e molto efficace è caratterizzato dalla funzione PERFORMANCE CONTROL. Se questo pulsante è attivo, i pulsanti numerati [1] - [16] sono assegnati alle seguenti funzioni (che sono anche visualizzate nella didascalia sotto i tasti numerici):

 

Pulsanti numero

Funzione

[1] - [4]

Selezione Part 1 - 4

[5] - [8]

Imposta l’Arpeggio Switch su on/off per le Part 1 -4

[9] - [12]

Imposta lo stato di mute per le Part 1 -4

[13] - [16]

Imposta l’Arpeggio Hold per le Part 1 -4

 

Hybrid Performer - Set 1

In aggiunta alle già suddette 32 nuove Performances il primo set contiene 78 User Arpeggio Patterns ed 8 Demo Patterns.

I nuovi User Arpeggio Patterns vengono utilizzati nelle Performances per i generi Dance / Electronic / Ambient, mentre i Patterns si riferiscono alle Performances di strumenti specifici.

Le Performances si basano esclusivamente sulle Voices di fabbrica di Motif XF / MOXF, cosicché possano essere caricate indipendentemente dalle User Voices. Tuttavia, nel Motif XF il banco di Voices USER1 deve contenere le Voices di fabbrica che non dovrebbero essere state sostituite dalle proprie Voices e da set di suoni opzionali (questa restrizione non vale per MOXF, vedere il paragrafo successivo).

Il banco di Voices USER1 rappresenta il contenuto aggiuntivo per Motif XF, che è presente nel MOXF nel banco 9 delle Preset Voices. In questo gruppo di Performances è stata prestata molta attenzione all’uso di queste Voices, perché solo una piccola parte viene utilizzata per le Performances di fabbrica. Inoltre, in aggiunta agli User Arpeggio Patterns citati più sopra, sono stati utilizzati molti dei Preset Arpeggio Patterns più recenti, i quali sono stati aggiunti solamente a MOTIF XF.

I Demo Patterns sono stati registrati esclusivamente con l’intuitiva funzione “DIRECT PERFORMANCE RECORDING”. Ognuno di essi contiene una Chord Progression (progressione di accordi – ndt) esemplificativa che va dalle due alle cinque Sections. In aggiunta, le Sections sono state collegate tra loro con un Pattern Chain (concatenazione di pattern – ndr) a formare un mini arrangiamento.

Nella Track 5 e 6, nel Pattern Mixing è stata aggiunta una Voice per la parte solista. Questo consente di suonare immediatamente le Sections o la Chain. La somiglianza di certi Patterns alle canzoni di successo degli ultimi anni, per una volta, non è puramente casuale (sebbene le progressioni di accordi sono state volutamente rivoltate un po’ per motivi di copyright).

Forse, ad esempio, si vorrebbe cantare assieme ad esse. Allo stesso tempo questi Patterns (e le Performances “madre”) dimostrano che è del tutto possibile creare una cover, anche con l’uso esclusivo di Presets (Voice & ARP!).

 

Come utilizzare correttamente le Arpeggio Performances

 

MOTIF XF/MOXF offrono svariati modi di programmare le Performances. Ciò è vero in particolare quando numerose Part vengono controllate dall’arpeggiatore. Per ottenere risultati soddisfacenti, le Performances devono essere usate come il programmatore le ha pensate. Con un po’ di abitudine si può scoprire personalmente come i diversi tipi di Performance funzionino al meglio.

Se si desidera approfondire la conoscenza di una Performance, una piccola analisi risulta sempre utile. Attivare o SOLO o PERFORMANCE CONTROL ed ascoltare individualmente le Part della Performance.

Se si attiva SOLO si possono selezionare in successione le Part con i pulsanti 1-4. Poi suonare brevemente ognuna delle Part. In molte delle Part viene utilizzata o la parte destra o la parte sinistra della tastiera. Potrebbe anche accadere che nella sezione ARP correntemente selezionata (ARP1-5) per la Part corrispondente sia stato selezionato un Mute Arpeggio (arpeggio silenzioso – ndt). In questo caso scegliere semplicemente un’altra sezione ARP tramite i pulsanti sub-funzione SF1-SF5.

È possibile lasciare il modo SOLO ripristinando ancora il modo PROGRAM (in alto a destra).

Tuttavia, se si attiva il PERFORMANCE CONTROL, si entra in un modo classico, che molti utenti potrebbero già conoscere dai sintetizzatori Yamaha fin da SY77/SY99.

 

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Usare i pulsanti numero 1-4 per selezionare le Part, i pulsanti numero 9-12 vengono usati per silenziare le Part corrispondenti.

Così, quando si ha una visione chiara della struttura di ogni Performance mediante l’uso dei due metodi descritti in precedenza, questa conoscenza aiuterà a sfruttare la Performance.

 

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Dall’interno del modo Performance Play si può avere una veloce panoramica della struttura di una Performance cambiando dalla schermata “Play” [F1] alle schermate “Voice” [F2] ed “Arpeggio” [F4]. Si possono immediatamente riconoscere le aree di tastiera, gli Arpeggi utilizzati e se la funzione HOLD è attivata.

 

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Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi derivati dai nuovi set di Performances.

 

011 Tightrope Walker

 

Part 1 = Drum Voice con Arpeggio

La Voice si suona per tutta l’estensione della tastiera, ma l’Arpeggio viene attivato solamente al di sotto del C3 (Do3 – ndt). Dal momento che l’Arpeggio Part è impostata su HOLD, il drum groove viene suonato continuamente, anche se si rilasciano i tasti.

Part 2 = Bass Voice con Arpeggio

L’arpeggio produce un basso che cresce sul sincopato (“Pumping Offbass”). La parte di basso è assegnata anche all’estensione di tastiera al di sotto del C3. Contrariamente alla drum Part l’Arpeggiatore è impostato su “sync-off”. Così sebbene sia sempre garantita una continua sincronizzazione (tra Drum e Bass – ndr), il basso non viene suonato quando si rilasciano i tasti.

Part 3 = Synth Pad con Arpeggio

L’arpeggio produce un suono di pad che cresce sul sincopato (“Pumping Pad”). Questa parte di Pad è assegnata all’estensione di tastiera al di sopra del C3.

Part 4= Sequencer Voice con Arpeggio

Questo suono sintetico complesso con arpeggio viene modulato da un LFO. Anche questa Part è assegnata all’estensione di tastiera al di sopra del C3.

 

Questa breve analisi della Performance conduce ad una struttura facilmente gestibile:

Drums e Bass sulla sinistra, pad e sequenza sulla destra, tutti controllati dall’Arpeggiatore. Dal momento che il Basso rimane sempre sulla nota fondamentale, si dovrà solamente suonare con la mano sinistra la nota dell’altezza desiderata.

 

 

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Con la mano destra è consentito tutto – accordi, esecuzioni polifoniche o semplicemente linee monofoniche.

 

Suggerimento fondamentale: iniziare in sincrono

 

Questo suggerimento vale non solo per questo esempio, ma anche per tutte le Performances con Arpeggio Parts in più zone di tastiera: iniziare sempre a suonare sulla tastiera in sincrono o in battere su entrambe le zone destra e sinistra della tastiera.

Potrebbe suonare parecchio strano se gli Arpeggi su entrambe le zone della tastiera non sono sincronizzati.

Se gli Arpeggi di Part diverse sono disposti all’interno della medesima estensione di tasti, non accade nulla di male fino a che le impostazioni dell’Arpeggio sono regolate su “Hold” o “Sync off”.

Se tuttavia, come in questo esempio, gli Arpeggi vengono utilizzati su due zone di tastiera, questi Arpeggi divergeranno (ognuno andrà con il proprio tempo – ndr) se non sono stati fatti partire con il tempo giusto (sincronizzati – ndr).

Questo non accadrà se si fa partire l’Arpeggiatore in sincrono per tutte le Part iniziando a suonare le due zone esattamente nello stesso momento.

Ma se, ad esempio, si inizia prima con Drums e Bass e successivamente si aggiungono le Part di synth, si dovrebbe iniziare a suonarle all’inizio della battuta, esattamente sul primo movimento, cosicché tutti gli Arpeggi suonino in sincrono.

Così, dopo un break (interruzione – ndt), oppure dopo aver modificato la Performance, è sempre consigliabile rapidamente disattivare ed attivare l’Arpeggiatore prima di continuare a suonare. Questo è particolarmente indicato se le modifiche sono state fatte in relazione all’Arpeggiatore. Tutto ciò di solito serve se si ha la percezione che qualcosa non sia in sincrono.

Le Performances del primo set fanno uso della configurazione delle Part che è descritto nel seguente esempio:

 

·         001 (A01) Elect:Body Painting

·         007 (A07) Elect:Groovy Angels AF1&2

·         009 (A09) Elect:Trancing Again

·         011 (A11) Elect:Tightrope Walker

·         019 (B03) Elect:Island Hopping

·         023 (B07) Elect:On the Floor

·         025 (B09) Elect:Flowing Stream AF1&2

·         027 (B11) Elect:Smart Body

·         031 (B15) Elect:Movements in the Fog

 

029 Nomad from Nowhere

 

Part 1 = Drum Voice con Arpeggio

La Voice si suona per tutta l’estensione della tastiera, ma l’Arpeggio viene attivato solamente al di sotto del C3 (Do3 – ndt). Dal momento che l’Arpeggio Part è impostata su HOLD, il drum groove viene suonato continuamente, anche se si rilasciano i tasti.

Part 2 = Berimbau Voice con Arpeggio

L’arpeggio di questo strumento musicale brasiliano suona al di sotto del C3. Contrariamente alla drum Part l’Arpeggiatore è impostato su “sync-off”. Così sebbene sia sempre garantita una continua sincronizzazione (tra Drum e Berimbau – ndr), il Berimbau non viene suonato quando si rilasciano i tasti.

Part 3 = Synth Atmo senza Arpeggio

Anche la Voice “Complexions AF1 & 2” è collocata nella parte sinistra della tastiera al di sotto del C3. In questa parte l’Arpeggio non è attivo.

Part 4= Lead Part senza Arpeggio

La Voice “Nomad” risulta dalla combinazione di due strumenti Kaval e Kanun ed è la lead Part nell’estensione al di sopra del C3.

 

Confrontata con l’esempio precedente, questa Performance ha una struttura semplice, dal momento che solo due Part suonano con l’Arpeggio, entrambe nella parte sinistra della tastiera.

Di conseguenza si evita il pericolo che gli arpeggi non vengano suonati in sincrono.

In questa Performance si dovrebbero suonare accordi con la mano sinistra e melodie monofoniche o polifoniche con la destra.

Le due Performance 021 Tears of November e 003 Magic of the Night sono simili per struttura, perché per la parte sinistra della tastiera sono state previste tre Part ed una Part per quella destra. Pertanto, qui ancora si applica lo stesso principio: accordi nella parte sinistra, lead Part nella destra.

Nella Performance 021 Tears of November gli Arpeggi di Drums,.Bass e Synth sono stratificati l’uno sull’altro. Nella Performance 003 Magic of the Night, un secondo Arpeggio di synth viene usato al posto della drum Part.

 

002 Midnight In Da Club

 

Part 1 e 2 = Drum Voice con Arpeggio

Le Voices suonano per tutta l’estensione della tastiera.

Part 3 = Bass Voice con Arpeggio

L’arpeggio suona una linea di basso che è appropriata per i drum grooves. Il controllo tonale del bass viene esercitato lungo l’intera estensione della tastiera.

Part 4 = E-Piano Voice con Arpeggio

Anche questa Part suona lungo l’intera estensione della tastiera. Entrambe le Arpeggio Parts funzionano in modo HOLD, cosicché Bass e Drums siano attivi in modo permanente dopo che si è premuto il primo tasto.

 

Questo tipo di Performance è adatta in particolare all’esecuzione strumentale solistica – tipicamente con Pianoforte, Pianoforte Elettrico o Voices similari – suonando “open voicings”. Un modo alternativo di suonare è la combinazione di un basso per la mano sinistra tastiera ed un accordo per la destra. La nota più bassa della mano sinistra determina la nota del basso. Ma viene esercitato anche un riconoscimento degli accordi. Ciò si traduce in interessanti opzioni. Se la mano sinistra suona un accordo riconosciuto, il basso varia nell'ambito del Arpeggio, suonando gli intervalli o le figure ritmiche tipiche del basso. Se la mano sinistra suona un basso in ottava oppure l’accordo “open voicing” suonato diventa troppo complesso, il basso rimane sulla nota fondamentale o la sua ottava.

Così, si possono creare accordi riccamente variegati, compresi i cosiddetti “slash chords” in cui il basso suona una nota che devia dalla nota fondamentale. Questo tipo di Performances sono ovviamente l’ideale per accompagnare se stessi quando si canta. 012 Lucky You, Half Time Special 024, e 026 Moving Slow fanno uso dello stesso principio.

Se non si desidera avvenga il riconoscimento degli accordi nella parte superiore della tastiera, per ogni Part nel menu principale dell’Arpeggio, si può regolare il parametro Note Limit. Così è possibile impostare la nota dalla quale il riconoscimento degli accordi dovrebbe iniziare, sulla base dei brani che si desiderano interpretare.

 

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La seguente tabella mostra le Performances simili di questo set, nelle quali il riconoscimento degli accordi è stato predisposto per la parte sinistra della tastiera.

 

·         006 (A06) Rock:MO's Happiness

·         008 (A08) Elect:Above The Water

·         014 (A14) R&B:Funky, Funky (4ARP)

·         016 (A16) Rock:One Groove Fits All

·         018 (B02) R&B:Shuffle Upp

·         020 (B04) R&B:Late October Mood

·         022 (B06) R&B:Mainstream? No!

 

La maggior parte di questi tipi di Performance sono dotate di due o tre Part di Arpeggio, per lo meno una Part rimane per suonare liberamente sull’intera estensione della tastiera. Le Performances (4ARP) hanno una collocazione speciale. Qui, tutte le Part hanno un Arpeggio assegnato. A seconda delle rispettive Voices l’esecuzione dell’assolo è in qualche modo limitata. Ma queste Performance sono particolarmente indicate per accompagnare parti cantate o eseguite da altri strumenti. In aggiunta, rappresentano una base ideale per la produzione di Pattern. Maggiori informazioni a riguardo  di ciò in un paragrafo separato.

 

003 Lost in Rough Worlds

 

Part 1 = Drum Voice con Arpeggio

La Voice suona per tutta l’estensione della tastiera. L’Arpeggio viene attivato solo al di sotto del C3

Part 2 = Bass Voice con Arpeggio

L’arpeggio suona una linea di basso che è appropriata per i drum grooves. Il controllo tonale del bass viene esercitato al di sotto del C3.

Part 3 = Guitar Voice con Arpeggio

Gli accordi suonati al di sotto del C3 vengono riconosciuti e riarmonizzati in base alla Voice selezionata.

Part 4 = Organ Voice senza Arpeggio

Questa Part è impostata per un’estensione al di sopra del C3 ed è pensata per suonare l’assolo. Gli Arpeggi delle Part 1, 2 e 3 non iniziano alla pressione delle note al di sopra del C3, così, ad esempio, risulta possibile un’introduzione senza accompagnamento.

 

Tutte le Part di Arpeggio sono impostate su HOLD. Questa è la tipica configurazione da intrattenitore, come si potrebbe essere abituati dagli Styles delle tastiere serie PSR o Tyros. Così si è in grado per impostare un accordo, di suonare liberamente con la mano destra, ed utilizzare la sinistra per le modulazioni tra i cambi di accordo. Gli Arpeggi con una riarmonizzazione reale sono stati contrassegnati da ”_XS”. Altre Performances di questo tipo sono 004 Hip Hop To Be, 010 Grupo Nostalgia e 028 Under Minority.

 

DEMO PATTERNS

 

I Demo Patterns da 1 a 8 sono stati registrati dalle Performances aventi lo stesso nome facendo uso della funzione PERFORMANC EDIRECT RECORDING. Il modo Pattern, con un massimo di 16 Sections e Voices, in pratica riempie il divario tra il principio dell’auto-accompagnamento ed una Song completa. È possibile effettuare la pre-produzione delle Part individuali di una Song, (suddividendola – ndr) in Sections (Sezioni – ndt). La lunghezza di una Section può essere compresa tra 1 e 256 misure. Tutto è possibile – da un riempitivo di una misura fino a qualche minuto di parti improvvisate.

Nel modo Pattern Mixing si possono usare fino a dodici Tracks addizionali con Voices per suonare dal vivo sulle parti registrate in precedenza. Questo consente una performance musicale particolarmente flessibile, sia in termini di sequenza che nell’utilizzo delle Voices per l’assolo.

Se si desidera impostare una sequenza di Sections, si dovrebbe usare la Pattern Chain. Questo consente di determinare anticipatamente la sequenza di Sections in una struttura simile ad una Song. È un grande vantaggio, che tutte le Sections, il Mixing e la Chain siano comprese in un Pattern. Così all’interno di una performance musicale si è in grado di decidere se di vuole lavorare con una Chain preparata oppure delle Sections selezionate individualmente. Tutti gli otto Demo Patterns in questo set comprendono una Chain d’esempio che può essere attivata in modo Pattern con il pulsante [F5]. Premere il pulsante [EDIT] per esaminare o adattare la struttura della Chain.

 

DOWNLOAD

 

È stata predisposta una cartella comune per questi tre set della serie Hybrid Performer, dove i set vengono aggiunti in tre passi successivi. Per adesso, è disponibile il primo set che contiene 32 Performances per MOTIF XF e MOXF e può essere ordinato scrivendo una mail con oggetto “Hybrid” a:

hybridperformer@easysounds.de

 

Dopo la registrazione, si riceverà da EASY SOUNDS una mail contenente il link per il download e l’autorizzazione all’uso del contenuto. Si può utilizzare il medesimo link per i successivi due set, i quali verranno pubblicati unitamente alle prossime due edizioni della Music Production Guide.

Se avete domande o suggerimenti riguardanti Hybrid Performer, fatecelo sapere scrivendo a questa e-mail indirizzo: hybridperformer@hape13.de

 

PROSSIME ATTRAZIONI

 

Nel prossimo numero continueremo questa serie presentando il secondo set. Scopriremo 16 Hybrid Live Performances sulla base dei Song Mixings.

 

© 2014 Hans-Peter Henkel & Peter Krischker – Yamaha Music Production Guide 8_2014

Traduzione © 2014 a cura di wavesequence

email: digitalperformer7@gmail.com

6 giugno 2014

Nozioni di base sul campionamento e navigazione

 

 

 

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Una registrazione digitale si chiama “sample” (campione – ndt) o “wave” (onda – ndt), inizialmente viene posizionata su una nota sola, una volta che si esegue la mappatura di questo sample, su un tasto, o un intervallo di tasti sulla tastiera  di Motif XS/XF viene identificato come un “KeyBank”; più KEYBANKS sono raggruppati insieme per creare una “WAVEFORM” (forma d'onda – ndt). In una Voice la WAVEFORM è la particella elementare della componente di base (l'Element).

 

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Al massimo una forma d'onda può essere composta da 128 campioni, tuttavia, la maggior parte dei suoni non ne utilizza così tanti. Nel Motif XS/XF una voce può avere fino a 8 Element – ciascuno sarà basato sulla tecnologia dei campioni. Ad ogni livello si applicano più parametri che determinano come l’audio viene caricato e riprodotto.

Se tutto questo suona confuso – si spera che questo articolo lo semplifichi e permetta di leggerlo nuovamente con maggiore capacità di comprensione.

 

La schermata [SAMPLE] – SELECT:

Quando si preme il pulsante [INTEGRATED SAMPLING] si arriva inizialmente alla schermata di “Sample Select” (Selezione del sample – ndt). Ciò si verificherà da qualunque modalità si acceda al Sampling (campionamento – ndt): dalla modalità VOICE, dalla modalità PERFORMANCE o da una delle due modalità del sequencer, SONG o PATTERN.

 

 

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La schermata “Sample > Select”, viene identificata dalla scritta in alto a sinistra. Da questa schermata è possibile scegliere una Waveform [1] (forma d'onda – ndt) con cui lavorare. È possibile visualizzare gli attributi di quel campione: Key Range [2] e Velocity [3], Sample Size [4] (dimensione del campione - ndt), Frequency [5] (frequenza – ndt), stereo/mono [6], e si può Audition [SF1] (ascoltare – ndt) la selezione corrente. Se in questa Waveform ci sono più campioni è possibile scegliere di visualizzare un elenco di Keybank [SF5] all'interno della Waveform selezionata e/o registrare i propri sample REC [F6], entrare in [EDIT] (modifica – ndt) o passare ad esaminare il campione [JOBS].

 

Si tiene premuto [SF1] per AUDITION, o ascoltare, la selezione. Al campione verrà inizialmente assegnato un inviluppo tipo organo – vale a dire, la riproduzione inizia immediatamente e continua a tutto volume fino a quando la si lascia andare. Se si desidera applicare un inviluppo diverso, questo viene gestito quando si assegna il campione in una USER VOICE (Voice memorizzata nel banco USER, cioè utente – ndt).

 

Ci sono un paio di metodi per selezionare un diverso Keybank nella forma d'onda selezionata:

·         È possibile tenere premuto [SF6] KBD e toccare una nota sulla tastiera. Un KEYBANK può essere una singola nota o una serie di note – toccando un tasto qualsiasi della gamma richiamerà i dati completi del KEYBANK.

·         È possibile tenere premuto [SF5] KEYBANK per vedere un elenco – questo è utile quando si dispone di più sample sovrapposti su una sola nota.

 

Inoltre, dalla schermata “SAMPLE > SELECT” si può:

·         Accedere alla pagina di “SAMPLE - RECORD”, premere [F6] REC

·         Accedere alla pagina di “SAMPLE - EDIT”, premere il pulsante dedicato [EDIT]

·         Accedere alla pagina di “SAMPLE - JOB”, premere il pulsante dedicato [JOB]

 

Se si stanno registrando i propri campioni, modificando un campione oppure applicando un job (procedura macro automatizzata di trasformazione - ndt) ad un campione, si può ritornare alla schermata “Sample > Select” premendo il pulsante [EXIT]. Trascorrere un po’ di tempo per abituarsi alla navigazione di queste schermate. L'angolo in alto a sinistra indicherà sempre esattamente dove ci si trova in qualunque momento.

 

Campione nella VOICE, Campione nella PERFORMANCE, Campione nel SEQUENCER

Il Motif XS/XF è “sensibile al contesto”. Ciò significa che alcune opzioni sono disponibili a seconda della modalità in cui attualmente ci si trova. Per esempio, se si entra nel campionamento dalla modalità VOICE, la selezione delle opzioni è studiata specificamente per la modalità Voice. Se si entra nel campionamento da una delle modalità del Sequencer, saranno disponibili un diverso insieme di opzioni di selezione. Questo è un procedimento molto logico di strutturare il sistema operativo ed avrà molto significato come ci si muove tra le modalità operative di Motif XS/XF.

 

Il Sampling in modalità VOICE permette di creare le proprie Voice suonabili. Ci sono due tipi di Voice che si potrebbero voler creare: Normal Voices e Drum Voices. Per aggiungere un campione ad una Voice entrare in [INTEGRATED SAMPLING] dalla modalità VOICE.

 

Il Sampling in modalità PERFORMANCE permette di creare una Voice dentro una Performance.

 

Il Sampling in modalità SEQUENCER permette di creare un campione che può essere sincronizzato con la riproduzione di una Song o di un Pattern.

·         Premere il pulsante [INTEGRATED SAMPLING

·         Premere [F6] REC – si arriverà alla schermata di configurazione “SAMPLE > RECORD”

·         Lo schermo è diviso in modo che i parametri di SOURCE (origine – ndt) sono a sinistra e i parametri di DESTINATION (destinazione – ndt) sono sulla destra.

 

SOURCE:

Recording Type:

“sample” – in genere per l'utilizzo durante il campionamento in modalità VOICE o modalità Performance

“sample+note” – per il campionamento nel Sequencer. Un evento di nota-on viene generato automaticamente per attivare la riproduzione del campione audio.

“slice+seq” – per il campionamento nel Sequencer. Una volta che il campione è completo si viene portati direttamente alla funzione di impostazione SLICE. SLICE taglia a fette l’audio e crea una nuova waveform; SEQ crea una sequenza perfettamente sincronizzata con la riproduzione del loop audio. Utilizzare questo tipo di registrazione con clip audio fino a un massimo di 8 misure di lunghezza che si desiderano mettere in loop ed a cui si vuole regolare il tempo (metronomico – ndr).

 

Input Source:

Ingresso A/D, resample (ricampionamento – ndt), mLAN

Stereo/Mono:

stereo, monoL, monoR o monoL+R

Record Next:

off/on ↔ questo è utile quando si registrano più campioni uno dietro l’altro. In questo modo si passa automaticamente alla nota successiva più alta (Keybank) una volta che l'operazione di campionamento è stata completata. È l’ideale quando si crea una serie di campioni di batteria e percussioni.

Frequenza:

44.1kHz, 22.05kHz, 11.025kHz, 5.5125kHz

 

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DESTINATION:

Queste saranno sensibili al contesto, a seconda della modalità da cui si accede...

WAVEFORM = una locazione da 0001 ~ 1024

KEYBANK = una nota di destinazione tra C-2 ~ G8 (Do -2 ~ Sol 8 – ndt)

TRACK = disponibile solo quando si campiona dalla modalità Sequencer (SONG/PATTERN)

PART = disponibile solo quando si campiona dalla modalità PERFORMANCE

VOICE = si rivolge a un percorso specifico per il campione USER o USER DRUM

DRUM KEY = disponibile solo quando si campiona una VOICE specificatamente destinata ad una Drum Voice.

 

PREPARAZIONE AL CAMPIONAMENTO

·         Premere [F6] STANDBY

 

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È possibile rivedere i parametri di configurazione nella parte superiore dello schermo. È una buona idea dare un’occhiata sempre alla configurazione per essere sicuri di individuare il campione nella posizione corretta. La parte inferiore dello schermo ospita le effettive impostazioni di campionamento, tra cui:

RECORD MONITOR – il livello di uscita della sorgente in ingresso; Questo parametro non influisce sul livello di registrazione – solo quanto forte si sente il segnale di ingresso.

RECORD GAIN – disponibile solo per il “ricampionamento”*, se si effettua il campionamento tramite l’ingresso A/D regolare il guadagno sul pannello posteriore del MOTIF XS/XF. Non è insolito per un ingresso per microfono richiedere che la manopola di guadagno sia regolata al massimo.

*Il ricampionamento è il campionamento di dati già registrati in XS/XF. Questo sarà trattato in un articolo separato.

·         Il livello del Mic è massimo(utilizzato in combinazione con parametro Mic/Line)

·         Il livello della Line è minimo (utilizzato in combinazione con parametro Mic / Line)

 

La parte inferiore destra dello schermo ha a che fare con la modalità TRIGGER – fondamentalmente questo è il modo in cui campionamento avrà luogo. È importante scegliere la modalità corretta per realizzare al meglio l’obiettivo.

 

TRIGGER MODE = LEVELIl campionamento avrà inizio, una volta armato, quando il livello supera l’impostazione del “Trigger Level” (livello d’innesco – ndt). Questo è l'ideale quando si sta campionando da una fonte audio, come un lettore CD o altra sorgente audio esterna. È necessario arrestare il campionamento manualmente premendo il pulsante [F6] STOP

 

TRIGGER MODE = MANUAL – il campionamento inizierà quando si preme il pulsante [F5] START

 

TRIGGER MODE = MEASURE – il campionamento inizierà, una volta armato, quando il sequencer raggiunge il numero di misura pari a quello impostato nel punto di Punch In. Il campionamento si fermerà automaticamente quando il contatore della misura raggiunge il punto di Punch Out.

 

Per inserire il campionatore premere [F5] START, che sia stato selezionato LEVEL o MEASURE apparirà “WAITING…” (attendere… - ndt) ed il campionamento inizierà come descritto dai metodi di innesco visti in precedenza.

 

ESPERIMENTO #1: MODALITÀ VOICE – IMPOSTAZIONE CAMPIONE AUDIO (semplice)

·         Inserire la presa jack di un microfono nell’A/D INPUT (ingresso A/D – ndt) che si trova sul pannello posteriore di Motif XS/XF

Impostare Motif XS/XF su input “mic”

·         Premere [UTILITY]

·         Premere [F2] I/O

·         Impostare il parametro MIC/LINE su MIC

Il Mic Gain (guadagno dell’ingresso microfonico – ndt) viene regolato con il piccolo potenziometro rotativo che si trova vicino all’A/D INPUT. In genere i microfoni hanno un segnale di livello basso (debole) di conseguenza bisognerà alzare il guadagno al massimo.

·         Premere [VOICE] per accedere alla modalità VOICE

·         Andare all’[INTEGRATED SAMPLING]

 

Per avere un’idea elementare di che cosa è un campione, facciamo una semplice configurazione:

Sample Source

·         Sample Source = ‘Sample’

·         Input Source = monoL+R

·         Frequency = 44.1kHz

 

Sample Destination

·         Scegliere un numero di Waveform non utilizzata

·         Scegliere KEYBANK = C3 (Do 3 – do centrale – ndt)

·         TRACK e PART non sono applicabili in modalità VOICE

·         VOICE = USER 1:001 Everlasting Glory – lo schermo mostrerà su quale Voice si sta registrando

·         Premere [F6] STANDBY

 

A questo momento si può regolare il RECORD MONITOR ed il TRIGGER MODE.

[Se si sta registrando nella stessa camera dove si trovano anche gli altoparlanti, adesso sarebbe un buon momento per abbassare il loro volume e lavorare in cuffia. In alternativa, è possibile impostare il REC MONITOR a 000, questo impedirà che la voce venga amplificata dagli altoparlanti e rovini la registrazione – è comunque possibile ascoltare il campione durante la riproduzione.]

 

Per questa registrazione useremo l’opzione LEVEL e imposteremo il valore del livello di trigger (innesco – ndt) pari a ‘1’ – il campionamento inizia dopo che lo si arma premendo il tasto [F5] START e una volta che viene superato tale valore. Il campionamento si arresterà quando si preme [F6] STOP

 

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Provare. Se non si riesce a pensare a nulla da dire, dire “BOOM”. Una volta completata la registrazione di prova, premere e tenere premuto il pulsante [SF1] AUDITION. Sì, il monitoraggio della riproduzione sarà un po’ più attenuato del monitoraggio d’ingresso. Questo è normale. Miscelare il campione con altre tracce è un'operazione separata.

Successivamente, premere il pulsante [ENTER] – sullo schermo si leggerà “Press [ENTER] to fix” (Premere [ENTER] per confermare – ndt) – e questo significa che si accetta il campione e si desidera conservarlo.

·         Premere ENTER

Se questo è il primo campione, gli verrà assegnato il nome di default (predefinito – ndt) di “WAVEFORM 0001”. È stato registrato un campione semplice. Potrebbe non essere spettacolare – non deve esserlo per forza, si vuole semplicemente imparare come il campione appena realizzato possa essere mappato sulla tastiera, reso sensibile alla velocity, come infine si possano aggiungere degli effetti e così via.

·         Premere EXIT

Questo riporta alla schermata di “SAMPLE – SELECT”, (la schermata iniziale). Da qui è possibile premere [SF5] KEYBANK per vedere che c’è un campione nel particolare Keybank, sulla tastiera è mappato da “C3 – C3” e risponde a qualsiasi velocity tra 001 – 127.

 

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Gli è stato dato un numero predefinito, Waveform 0001: e il nome di New Waveform 1”.

Il ‘#’ (numero – ndt) della nuova Waveform potrebbe essere diverso, in quanto questo incrementa di valore, tenendo traccia del numero di tentativi effettuati per creare il campione da conservare.

C’è un solo campione, associato ad un tasto sulla tastiera. L'elenco nella schermata di cui sopra può contenere fino a 128 campioni. Ognuno potrebbe essere associato ad un tasto diverso o, se mappato sullo stesso tasto, ciascuno potrebbe essere impostato per rispondere ad una diversa gamma di velocità. Ad esempio, supponiamo di avere un suono di sintetizzatore composto da una dozzina di campioni, mappati a vari intervalli di tasti lungo la tastiera. Questo è il modo con il quale sono fatti i suoni degli strumenti multi-campionati, con ogni campione responsabile di una serie di note lungo i tasti. Inoltre, diversi campioni possono essere sovrapposti verticalmente, in modo da essere innescati a gamme diverse di velocity. Questo significa che un tasto premuto più forte fa cambiare il campione assegnato alla riproduzione.

Vediamo com’è possibile EDIT (modificare – ndt) questo campione:

·         Premere [EDIT]

 

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Il pulsante [EDIT] porta alla schermata qui sopra, dove [F1] TRIM (consente di modificare lo Start Point, l’End Point e stabilire un Loop Point – Punto di Inizio, Punto di Fine e Punto di Loop del campione – ndt).

 

Si noterà che nel processo di registrazione il campione inizia a 4410 campioni. Questo è normale. Se si effettua il campionamento con la massima risoluzione di 44.100 campioni al secondo, il campionatore del Motif XS/XF ha un buffer pari a 100ms di pre-registrazione. Ciò significa che prima che il campionamento inizi, il campionatore conserva in memoria i 100ms precedenti. I campionatori registrano sempre. La modalità di trigger (innesco – ndt) dei punti di inizio e di arresto definisce solo ciò (il materiale audio – ndr) che viene conservato! Questo buffer 100ms è in grado di catturare una buona quantità di segnale prima del punto di trigger. Questo è proprio essenziale per i suoni che iniziano a poco a poco. Diciamo che si sia detta la parola “five” – il suono esce lentamente dal nulla – in contrasto con la parola “petunia” o “boom”, che hanno un attacco percussivo improvviso. Quindi 100ms sono esattamente 4.410 campioni @44.1kHz.

 

Facciamo uno zoom in... Evidenziare lo “START POINT” (punto di inizio – ndt) e premere [SF5] ZOOM IN, ripetutamente.

 

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È possibile visualizzare una piccola quantità di segnale che è esterna allo Start Point – ma a grazie alla pre-registrazione, è possibile arretrare nel tempo il numero START POINT e catturare l’attacco. Usare le funzioni di [ZOOM IN] e [ZOOM OUT] per vedere, da vicino, le diverse aree del campione. Se si evidenzia l’END POINT e si utilizzano le funzioni di zoom la vista verrà concentrata su quella zona dell’audio.

Vediamo se si riesce a trovare l’END POINT. Evidenziare il valore di END POINT... Si potrebbe pensare che basti premere abbastanza rapidamente il tasto STOP dopo la fine della registrazione, ma in realtà, si potrebbero introdurre involontariamente un sacco di dati aggiuntivi nel clip audio. Utilizzare lo strumento Zoom Out, in modo da poter trovare l’effettivo punto di END POINT (“E”) e, se necessario, impostare lo Start Point e l’End Point.

 

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Nell’immagine soprastante si può vedere che lo Start Point (‘S’ di colore rosso) è 4384 e l’End Point è (‘E’ di colore verde) è 7585. Questa è la lunghezza totale della registrazione audio... “Boom”.

·         Premere [ENTER] per estrarre (il campione – ndr)

Questa operazione farà scartare (tagliare) l’audio prima del punto di inizio e dopo il punto finale – facendo per il campione un uso efficiente della memoria.

 

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·         Premere il pulsante [SF2] LP=ST

Loop Point = Start Point (Punto di Loop = Punto di Inizio – ndt). Questo azzererà il punto di Loop (‘L’ di colore giallo) e lo farà corrispondere con lo Start Point.

·         Premere [F2] PARAM

Nella schermata successiva si possono vedere gli altri parametri del campione audio, compresi il Key Range and Velocity Range.

 

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Level = 0.00dB – Questo è il significato di una misurazione scientifica e qui è possibile ridurre il livello di una clip audio.

Pan – questo è utile quando si impostano una coppia stereo di campioni o dei campioni (mono – ndr) che si desiderano posizionare a sinistra e destra.

Play Mode (modalità di riproduzione – ndt) = one shot, reverse, loop.

Fare degli esperimenti con il Play Mode, per capire come un campione può essere riprodotto all'indietro o messo continuamente in loop (ciclo – ndt) oppure, alla pressione del tasto, suonare una volta sola.

Coarse Tune/Fine Tune: (accordatura in incrementi di semitoni/ l'accordatura in incrementi

di centesimi – ndt) abbastanza auto-esplicativo.

Range – KEY: È possibile impostare l'intervallo di tasti che attivano questo campione. Se lo si vuole suonare intonato su tutta la tastiera è sufficiente impostare qui il range (l’estensione – ndt) di tastiera. Quando si evidenzia un valore qui, [F6] cambierà in KBD (keyboard – tastiera – ndt) indicando che è possibile inserire la nota tenendo premuto il tasto [F6] e toccare la tastiera di Motif XS/XF.

Range – Velocity: Per impostazione predefinita, il campione risponde a tutte le velocità 1 – 127. Qui è possibile impostare un limite di velocity per il campione – ottimo per quando si configura un velocity swap (scambio di velocity – ndt). Diciamo si abbiano 3 campioni di snare drum (rullante – ndt) disposti sulla stessa estensione di tasti, ma si desidera che ognuno risponda ad una gamma di velocity diversa.

Il pulsante [SF1] AUDITION può essere usato per innescare il campione. Premere e tenere premuto.

·         Impostare il Key Range in modo che sia possibile suonare il campione lungo tutta l’estensione della tastiera.

Si noti che con nessuno di questi parametri è necessario premere il tasto [STORE]. Ciò che si imposta è quello che si ottiene. E questi saranno quelli a cui la USER VOICE farà riferimento. Ogni Voice nel Motif XS/XF ha come riferimento una WAVEFORM simile. Questa WAVEFORM. può essere un campione singolo o di un gruppo di multi-campioni, ma ogni VOICE (Preset e parimenti User) fa riferimento a una specifica Preset Waveform o User Waveform.

 

Per vedere come funziona, premere il tasto [EXIT] per abbandonare la zona di Sample EDIT (modifica del campione – ndt); Premere ancora il tasto [EXIT] per abbandonare la zona di Select Sample (selezione del campione – ndt).

 

Si arriverà alla nuova “SAMPLE VOICE” in modalità [VOICE]. Proprio all'inizio della sessione di campionamento è stata scelta come obiettivo una posizione USER VOICE, USR1: 001 (A01). In questo modo Motif XS/XF sarà in grado di assegnare automaticamente il lavoro corrente alla posizione della Voice.

 

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Per completare il percorso da campione grezzo a Voice completa – bisogna dare un rapido sguardo alla pagina di Edit più importante, quando si tratta di un user sample (campione utente – ndt) in una Voice. Vale a dire, la schermata in cui i dati della Voice effettivamente fanno riferimento all’USER sample “Waveform 0001”

·         Premere [EDIT]

·         Premere il pulsante Track [1] per vedere i parametri dell’Element

·         Premere [F1] OSCILLATOR

 

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Nell’immagine soprastante si può vedere che il WAVE BANK accede al settore USER, il numero della Wave è 0001, “New Waveform 1”. Questo adesso è l’Element 1 in questa Sample Voice… In alto a sinistra dello schermo sarà scritto sempre che cosa si sta vedendo: VOICE Edit-Elm 1

Il che si traduce in: modalità Voice, modo Edit, Element 1.

Ogni voce può avere 8 Element – ogni Elemento potrebbe essere un multi-campione contenente un massimo di 128 campioni ciascuno. Da qui si può vedere come è possibile continuare a modificare e migliorare il suono del campione.

 

Un ultimo suggerimento/trucco per questo veloce percorso;

·         Premere [F6] EQ

Ogni Element ha il suo EQ (equalizzatore – ndt) (naturalmente, ogni Voice in più ha il suo EQ generale). Questo dispositivo di EQ individuale dell’Element può essere configurato come un singolo equalizzatore parametrico, un equalizzatore a due bande, o come un normale amplificatore del livello.

 

Gli equalizzatori sono combinazione di amplificatori e filtri (si veda l'articolo “Power User” sugli Equalizzatori del Motif XS/XF). Se non si è usato il compressore per campionare, si consiglia di aumentare l’uscita del campione all’interno della voce.

 

Si può scegliere un aumento di +6dB, +12dB o +18dB: bisogna resistere alla tentazione di aumentare qualunque cosa di +18 dB, che è una quantità di livello enorme e dovrebbe essere necessario solo nei casi più estremi. Si riporta di seguito l'EQ configurato come un incremento +6 dB.

 

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CONFIGURAZIONE DI UN CAMPIONE AUDIO (USER DRUM KIT)

Campionare direttamente in un UDR (User Drum Kit): ripensare alle impostazioni dei parametri di cui abbiamo appena discusso per registrare un essenziale drum kit umano.

 

Sample Source

·         Sample Source = ‘Sample’

·         Input Source = monoL+R

·         Record Next = off

·         Frequency = 44.1kHz

 

Sample Destination

·         Scegliere un numero di Waveform non utilizzata

·         VOICE = UDR:1 (User Drum Kit)

·         DRUM KEY = C1 (il parametro Drum Key assicurerà che il campione venga assegnato al tasto qui scelto… il campione attuale starà sul tasto C3, mentre la Drum Voice assegnerà il campione al KEY (tasto – ndt) che viene selezionato tramite il parametro DRUM KEY.

 

Procedere campionando “BOOM!” fatto con la voce e vedere come viene mappato nella USER DRUM VOICE alla nota C1, nonostante nella Waveform sia su C3.

Editare il Vocal Drum hit (“BOOM!” fatto con la voce – ndt) all’interno del Drum Kit:

·         Andare su UDR 1 e vedere come nel kit la waveform è assegnata alla nota C1

·         Premere [EDIT]

·         Premere Track Select [1] per vedere i parametri associati al KEY

·         Premere la nota C1 per richiamare le relative informazioni

 

Ogni Key in un drum kit è completamente editabile in modo indipendente rispetto agli altri. È anche possibile incrementare il volume di un kit utilizzando l'EQ KEY come aumento di livello.

·         È possibile aumentare il volume di uscita di un KEY facendo uso dell’EQ che si trova su [F5]

·         Impostare l’EQ = Boost +6dB, Boost +12dB oppure Boost +18dB

 

Campionamento nel sequencer

L’Integrated Sampling Sequencer consente di registrare l’audio in una SONG o in un PATTERN. Sample with Note è indicato se si desidera semplicemente aggiungere delle frasi audio alla propria composizione. In questo modo, si possono registrare frasi di chitarra e voce direttamente nella sequenza mentre si ascolta la riproduzione di una qualsiasi traccia MIDI realizzata in precedenza. Dopo la registrazione dell’audio l’Integrated Sampling Sequencer creerà automaticamente una sample voice, la posizionerà (mapperà – ndr) sulla tastiera e posizionerà una nota MIDI nel pattern o nella song nella locazione temporale corretta, di lunghezza appropriata per attivare una esatta riproduzione. Se si desiderasse riprodurre la stessa frase audio in un'altra parte della composizione, la si potrà attivare tramite una nota MIDI invece di doverla campionare una seconda volta, sprecando preziosa memoria RAM. Una volta completato l’arrangiamento le frasi audio verranno riprodotte in perfetto sincrono.

 

Il Campionamento in modalità Sequencer” è l’argomento di un dettagliato articolo già pubblicato. Si prega di fare riferimento ad esso per ulteriori suggerimenti e trucchi su questa caratteristica molto potente di Motif.

 

“Lavorare con i loop di campioni” sarà l’argomento di un dettagliato articolo di prossima pubblicazione. Si prega di fare riferimento ad esso per ulteriori suggerimenti e trucchi.

 

Phil Clendeninn

Senior Product Specialist

Product Support Group

Pro Audio & Combo Division

©Yamaha Corporation of America

 

Traduzione © 2014 a cura di wavesequence

email: digitalperformer7@gmail.com